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Numero 205, pag 1 - Novembre 2018
Di Meglio replica alle dichiarazioni del ministro Bussetti: "La scuola ha bisogno di risorse per superare i problemi derivanti dalla carenza di strutture e dalla continua perdita del potere di acquisto delle retribuzioni degli insegnanti".
È quanto afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in merito alle dichiarazioni del ministro dell´Istruzione, Marco Bussetti, secondo il quale la scuola non avrebbe bisogno di ulteriori stanziamenti.
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Numero 205, pag 1 - Novembre 2018
Il nostro contratto 2016-2018, per la parte economica, è già in scadenza. Le misere elemosine di aumento infatti sono garantite fino al 31.12.2018, e poi?
Il Ministro Bussetti ha dichiarato che lo stipendio dei docenti non verrà diminuito, ma se nel DEF non sono previsti stanziamenti per il contratto, come si pensa di far quadrare i conti?
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Numero 205, pag 1-2 - Novembre 2018
Se da un lato il Governo non sta mantenendo i propositi dichiarati in fase di campagna elettorale, come ad esempio aumentare e portare gli stipendi dei docenti vicini agli standard europei, d’altro canto possiamo attribuirgli il merito di aver risolto un grande problema ereditato ed ignorato dalla legislatura precedente nonostante le numerose sollecitazioni sindacali.
Si tratta di una soluzione a costo zero, per questo incredibilmente trascurata dal Governo precedente: la questione diplomati magistrale.
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Numero 205, pag 3 - Novembre 2018
"Il ruolo dell´insegnante nella scuola della società liquida" è il titolo del convegno nazionale, organizzato dalla Gilda degli Insegnanti e dall´Associazione Docenti Art. 33, che si è svolto il 5 ottobre a Roma in occasione della Giornata Mondiale dell´Insegnante.
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Numero 205, pag 4-5 - Novembre 2018
I ragazzi sono nativi digitali e quindi si muovono con grande agilità nel mondo della tecnologia, ma queste abilità e competenze “tecniche” e “strumentali” non sono sufficienti a farli agire anche in maniera corretta e sicura verso sè e verso gli altri, nel rispetto della propria ed altrui privacy.
L’avvento degli smartphone ha trovato tutti impreparati, non sarebbe stato possibile prevedere le conseguenze dell’uso di uno strumento di cui, in fase iniziale, sono state enfatizzate soprattutto le potenzialità e comodità ma sottovalutati i rischi e le insidie. E’ stata sicuramente imprudente la ministra Fedeli a caldeggiare l’uso degli smartphone in classe.
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Numero 205, pag 5 - Novembre 2018
Approvata alla Camera la proposta di legge che prevede la video sorveglianza negli asili nido nella scuola dell’infanzia e nelle residenze sanitarie assistite. L’ennesimo schiaffo per la categoria.
Di seguito il commento di Vittorio Lodolo D’Oria, il massimo esperto di malattie professionali dei docenti: “Del tutto demagogico, la responsabilità dell’incolumità e della salute è in capo al D.S..
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Numero 205, pag 6-7 - Novembre 2018
Pillole per la sopravvivenza
“Il fondamento della legge 107 del 2015, impropriamente chiamata Buona Scuola, è la risposta alla nostra vocazione alla servitù volontaria”. (Antimo Di Geronimo).
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Numero 205, pag 6 - Novembre 2018
Nel passato Il termine “missione”, inteso quale dedizione nei confronti della professione docente, ne ha caratterizzato l’attività, finché le continue, interessanti e dovute innovazioni, trovando terreno fertile nell’entusiasmo per il cambiamento, si sono moltiplicate a livello esponenziale, unitamente agli adempimenti di carattere burocratico.
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Numero 205, pag 7 - Novembre 2018
Il Decreto Mille Proroghe estende fino al 31 dicembre 2018 le eventuali disponibilità residue relative all’a.s. 2016/2017 rimaste nella carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione.
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BESTIARIO
Numero 205, pag 7 - Novembre 2018
Come ti faccio fuori i docenti contrastivi
Collegio dei Docenti indetto con solo due giorni di anticipo. Quattro docenti inviano un Atto di Rimostranza, citando l’obbligo contrattuale dei 5 giorni di preavviso per tali riunioni.
La Dirigente non reitera l’ordine di servizio …ma non annulla la riunione. I quattro non si presentano, ma gli altri sì. La Dirigente legge l’Atto di Rimostranza ed i nomi di chi l’ha presentato, ammette che forse la convocazione non è proprio legittima, si scusa, ma … visto che sono venuti fin lì … che ne dite? Restiamo avanti? Votiamo questa proposta?… Proposta accettata e così il Collegio illegittimo ha proceduto con delibere … illegittime.
Chiara la faccenda: si erano liberati della presenza dei contestatori di professione, alla faccia della legalità.
L’invidia da programmazione
Orari degli insegnanti dell’infanzia: 25 ore settimanali. Da anni però, nonostante tale obbligo sia pagato dallo stipendio che elargisce il MIUR, la Dirigente abbuonava ad ognuno mezz’ora – togliendolo dalla compresenza alla mensa – in modo che, accumulando tali mezze ore, gli insegnanti della scuola dell’infanzia potessero ottenere due ore mensili di Programmazione.
L’invidia per le due ore di Programmazione settimanale della scuola primaria ha portato ad un danno erariale non da poco: brutto sentimento che porta all’Inferno.
Ma le insegnanti non sapevano che esiste la possibilità, dal 1974, di trovarsi nei Consigli di Intersezione? Stesso diritto dei docenti delle scuole secondarie di I e di II grado. Non si sentirebbero appagati da questo confronto?
E tutto ciò è accaduto nello stesso Istituto Comprensivo! Non sarà un caso…
Demansionamento mascherato
Nello stesso Istituto, come non bastasse, hanno deciso di modificare l’Organico: con una delibera del Collegio dei Docenti è stata assegnata un’insegnante della primaria alla scuola dell’infanzia, come “potenziamento” o meglio “demansionamento mascherato”. Delirio di onnipotenza?
In effetti, da quest’anno anche la scuola dell’infanzia ha beneficiato di qualche “potenziatore”. Nella Regione di cui si tratta sono stati 17 insegnanti e, nella Provincia, ben tre insegnanti in più. Nessuno nella scuola che ha deciso il trasferimento.
Così l’insegnante prenderà lo stipendio per 22 ore di insegnamento e due di programmazione settimanale … ma dovrà invece offrirne 25.
E se chiedesse un pagamento extra?
G.B.