Numero 187, pag. 7 - Ottobre 2014

Ricorso contro la trattenuta sul TFR.

Con l'attesa sentenza dell' 11 luglio 2014, il Giudice del Lavoro di Treviso ha confermato i decreti ingiuntivi, presentati dall'avvocato Innocenzo D'Angelo e patrocinati dalla Gilda degli Insegnanti, con cui si chiede la restituzione al lavoratore del 2,5 % indebitamente trattenuto dallo Stato sul TFR negli ultimi cinque anni, limite di prescrizione.

 

Il sindacato Gilda degli Insegnanti di Treviso è il primo in Italia ad aver sperimentato questa strada e si tratta dunque del primo pronunciamento riferito al personale della scuola. "E' una sentenza rilevante e di portata storica: lo Stato, che dovrebbe essere garante della legalità, ha messo i propri dipendenti nelle condizioni di doversi auto-tutelare e farsi risarcire attraverso un'azione legale" è il commento di Michela Gallina, Coordinatrice provinciale Gilda. "Questa vittoria interessa circa 150 docenti che hanno presentato ricorso nella provincia di Treviso, tramite il sindacato, ma potrebbe aprire la strada anche ad altre categorie del pubblico impiego".

A marzo del 2013, la Gilda degli Insegnanti di Treviso aveva deciso di avviare un'azione legale contro l'illegittima trattenuta del 2,5% che lo Stato opera sul TFR a danno di alcuni lavoratori della scuola e del pubblico impiego in generale. Il TFR dovrebbe essere, di norma, completamente a carico del datore di lavoro (quindi lo Stato); alcuni dipendenti pubblici invece sono forzati a contribuirvi nella misura del 2,5%, percentuale che lo stesso Stato indebitamente trattiene loro.

I lavoratori danneggiati da questo provvedimento sono:

1. gli assunti in ruolo prima del 2001 che, iscrivendosi al Fondo Espero (Fondo integrativo pensione), sono transitati dal regime di TFS (trattamento di fine servizio) a quello di TFR;

2. gli assunti in ruolo successivamente al 2001;

3. i precari per i contratti stipulati dal 30 maggio 2000 (dall’entrata in vigore del D.P.C.M. 20.12.1999).

L'Amministrazione si è opposta e ora il Giudice del Lavoro ha ritenuto infondate tutte le eccezioni avanzate. Ha così riconosciuto il diritto dei lavoratori della scuola in regime di TFR (come tutti gli altri dipendenti pubblici) a non vedersi discriminati rispetto ai dipendenti privati. La sentenza di Treviso è quindi coerente con quella della Corte Costituzionale emessa nel 2012 che ha equiparato i lavoratori pubblici a quelli privati in materia di TFR.

"A settembre presenteremo una nuova tornata di ricorsi per tutti gli insegnanti che risultano ancora penalizzati dalla normativa attuale" annuncia la Coordinatrice Gilda, invitando i docenti ad aderire perché possano essere tutelati ed affermati i diritti di equità e legittimità.

(da un comunicato stampa Gilda Treviso)