Numero 219 - Novembre 2024

Il 4 settembre scorso, si è tenuta a Roma la manifestazione a supporto dei docenti di sostegno, contro il precariato, per garantire stabilità professionale, equità e continuità didattica. 

 

Anche la Gilda degli Insegnanti si è associata alla protesta e, oltre alle motivazioni già sostenute dal Comitato promotore, ha sollevato ulteriori richieste, legate alla necessità di stabilizzazione e garanzia di continuità e inclusività per docenti e alunni.

Per risolvere il problema della stabilizzazione del personale qualificato, abbattere la piaga del precariato e dare continuità didattica specializzata, sarebbe opportuno convertire il più possibile i posti in organico di fatto (in deroga) in posti di diritto su cui assumere stabilmente in ruolo poiché ad oggi i 3/4 dei docenti specializzati sono precari.

Altro punto fondamentale riguarda la formazione professionale specializzata sul sostegno, spesso associata al tema della mercificazione del titolo di accesso; dunque per evitare che il docente ricorra a percorsi di esteri, talvolta non accreditati, che rilasciano titoli fasulli o difficilmente riconoscibili, a prezzi esorbitanti, bisognerebbe  aumentare e  rendere accessibili a tutti gli insegnanti interessati i corsi di specializzazione TFA evitando i test di accesso e il numero chiuso ab origine.

Infine, la Gilda degli Insegnanti si oppone alla norma che prevede la conferma del docente da parte delle famiglie dei ragazzi con disabilità, in quanto la continuità didattica si può assicurare solo stabilizzando il personale e quindi trasferendo nell’organico di diritto, l’organico di fatto. Gli alunni certificati gravi, che si registrano ogni anno in aumento nelle province, hanno bisogno di un docente specializzato di ruolo pro capite. Inoltre è inaccettabile il principio che alle famiglie venga trasferita la facoltà di reclutamento discrezionale del personale scolastico.

 

(da una nota della Gilda degli Insegnanti)