Numero 218 - Gennaio 2024

Il 2023 si è concluso con la pubblicazione del bando del tanto atteso concorso TER  che fa parte dei cosiddetti  concorsi PNRR.  

Si tratta di un concorso su base regionale per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli, su posto comune e di sostegno, del personale docente della scuola dell’infanzia e primaria, nonché di secondaria di primo e di secondo grado finalizzato alla copertura di 30.216 posti, aumentati a 44.654. Con il DPCM del 15 dicembre 2023, il Ministero dell’istruzione è stato infatti autorizzato ad incrementare i posti a concorso con ulteriori n. 14.438 unità di personale docente, di cui n. 7.965 su posto comune e n. 6.473 su posto di sostegno. L’integrazione riguarderà solo le classi di concorso con almeno 3 posti a disposizione, e non ne saranno aggiunte di nuove.

La procedura è stata definita erroneamente “straordinaria” ma in realtà configura il concorso TER come un ordinario perché, contrariamente a quanto previsto per i concorsi straordinari, non è aperto solamente a chi è in possesso dei tre anni di servizio ma anche a chi è in possesso dei 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022, anche se privi di servizio. Gli aspiranti docenti hanno avuto tempo fino al giorno 9 gennaio per l’inoltro delle istanze ed ora si è in attesa della data della prima prova scritta computer-based composta da cinquanta quesiti di cui

  • quaranta a risposta multipla volti all'accertamento delle conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico;
  • cinque a risposta multipla sulla conoscenza della lingua inglese al livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue;
  • cinque a risposta multipla sulle competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento.

E’ prevista anche una seconda prova, per i candidati che spereranno lo scritto, che si basa sulla presentazione di una lezione simulata la cui traccia sarà estratta dal candidato 24 ore prima dell’orario programmato per la propria prova. Durante quest’ultima, i candidati devono dimostrare le loro conoscenze e competenze disciplinari, nonché le competenze didattiche generali e la capacità di progettazione didattica efficace. Viene inoltre valutata la capacità di comprensione e conversazione in lingua inglese almeno al livello B2.

Il concorso non è abilitante, notizia che ha frenato molti nell’invio della domanda di partecipazione visti anche il ridotto numero dei posti disponibili, nettamente inferiore alle domande. La riforma del reclutamento ha previsto, infatti, che l’abilitazione venga conseguita solo dopo aver completato il percorso di formazione iniziale. I vincitori del concorso che risultano privi dell’abilitazione, stipuleranno un contratto a tempo determinato durante il quale verrà completato il percorso formativo al fine di raggiungere i 60 crediti complessivi, e previo superamento della prova finale, al termine del quale verrà acquisita l’abilitazione all’insegnamento. Successivamente poi verrà stipulato il contratto a tempo indeterminato e si svolgerà il tradizionale anno di formazione e prova ai fini della conferma in ruolo. 

Più specificamente avremo situazioni diversificate:

  • Coloro che partecipano al concorso con i 24 CFU, dopo il superamento del concorso, dovranno completare la formazione con ulteriori 36 CFUdi cui 10 di tirocinio diretto e 3 di tirocinio indiretto.
  • Coloro che partecipano al concorso con le 3 annualità di servizio svolte negli ultimi 5 anni, dopo il superamento del concorso, dovranno completare la formazione con ulteriori 30 CFUdi cui 9 CFU di tirocinio indiretto.
  • Coloro che sono già in possesso di abilitazione nella specificaclasse di concorso stipuleranno direttamente un contratto a tempo indeterminato e svolgeranno il tradizionale anno di formazione e prova.
  • Coloro che sono già in possesso dispecializzazione per il sostegno (e concorrono per tale tipologia di posto) stipuleranno direttamente un contratto a tempo indeterminato e svolgeranno il tradizionale anno di formazione e prova.

Per l’accesso al concorso relativo ai posti nella scuola dell’infanzia e primaria, come titoli di accesso sono previsti il diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 e/o la laurea in scienze della formazione primaria o un’abilitazione estera riconosciuta in Italia.

Paola Vigorito