Numero 215, pag 3 - Settembre 2022

L’a.s. 2022/2023 è iniziato sotto auspici certamente più ottimistici per quanto riguarda la pandemia da Covid-19: il Ministero dell’Istruzione, infatti, di comune intesa con il Ministero della Salute, ha predisposto un piano di rientro finalizzato al contenimento dell’epidemia che, al contempo, sia anche capace di garantire agli studenti la frequenza in classe e ai soggetti fragili condizioni di sicurezza sanitaria.

Mediante ‘Indicazioni strategiche’ per il Primo e il Secondo Ciclo ed un Vademecum illustrativo, infatti, il MI ha organizzato il rientro dalle vacanze puntando ad una sostanziale normalizzazione delle misure adottate, prevedendo, naturalmente, alcune iniziative ancora necessarie in termini di sicurezza. Posto che la DAD rappresenta un’opzione non più percorribile anche per gli studenti positivi e chiarito come un’eventuale recrudescenza del contagio possa indurre a nuove e più stringenti regole, è stato stabilito che, per l’a.s. 2022/23, la frequenza delle lezioni sarà inibita soltanto agli alunni e alle alunne con positività certificata o con un quadro sintomatico compatibile con l’infezione da Covid-19, dunque anche con una temperatura corporea superiore ai 37.5°, mentre gli studenti positivi potranno essere nuovamente ammessi alle lezioni soltanto con esito negativo del tampone e dopo almeno cinque giorni di isolamento; non è, inoltre, più prevista la misurazione della temperatura corporea in entrata. Ciò significa che una sintomatologia lieve senza febbre non è più considerata un elemento ostativo per l’ingresso a scuola: secondo quanto riportato dal vademecum ministeriale, infatti, “la sola rinorrea (raffreddore)” è condizione frequente nei bambini, mentre gli studenti raffreddati possono regolarmente frequentare le lezioni se muniti di mascherina ffp2. Il Ministero, piuttosto, punta fortemente su alcune misure minime finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19 e, in generale, utili per contrastare anche la diffusione di altre malattie infettive: in particolare, si chiedono igiene delle mani ed “etichetta respiratoria” (il rispetto di alcune norme di buon senso in circostanze come tosse e starnuti) ma, soprattutto, l’aerazione dei locali, che protegge dal rischio di saturazione dell’aria, ovvero da una delle condizioni maggiormente responsabili della contrazione dell’infezione. Infine, si stabilisce l’obbligo di dispositivi di sicurezza per gli alunni e per il personale in condizione di fragilità, nonché la possibilità di indossare la mascherina per chiunque volesse. La gestione dell’autosorveglianza dei soggetti entrati in contatto con casi di positività, invece, è regolata secondo quanto stabilito dal testo normativo di riferimento, che resta la Circolare del Ministero della Salute n.019680 del 31/03/2022.

Le scuole, pertanto, sono chiamate ad attenersi scrupolosamente alle misure minime di prevenzione individuate. In particolar modo, è necessario pianificare sanificazioni degli ambienti ordinarie e, in caso di contagi, straordinarie e predisporre locali adeguati o Aule Covid per la gestione dei casi sospetti che dovessero insorgere negli Istituti stessi; in tal caso, come sempre, gli studenti minorenni, una volta allertate le famiglie, devono raggiungere le proprie abitazioni. In capo ai Dirigenti scolastici, inoltre, resta il compito di raccogliere i dati per il monitoraggio periodico sulla diffusione e sull’impatto del virus nelle Istituzioni scolastiche e integrare il “Documento di valutazione dei rischi e dei rischi di interferenza” in collaborazione con il RSPP di scuola.

                                                                                                                                              Giampaolo Canetti