Numero 214, pag 8 - Giugno 2022

Dal 1° maggio, sono cambiate le regole anti Covid sull’obbligo green pass a scuola. Da maggio Dirigenti, Docenti e ATA sospesi fino al 31 marzo perché non vaccinati, sono potuti entrare a scuola senza green pass base. A prevederlo è il decreto legge n° 24 del 24 marzo 2022 che ha sancito la fine dello stato di emergenza lo scorso 31 marzo 2022, con successive note di chiarimento del ministero.

 

Il personale docente ed educativo, dovendo svolgere attività a contatto con alunni, è stato riammesso in servizio svolgendo altre attività su 36 ore settimanali. Già in precedenza nella nota 620 del 28 marzo 2022, il Ministero dell’Istruzione aveva precisato che a decorrere dal 1° aprile 2022, sarebbero cessati gli effetti dei provvedimenti di sospensione del personale docente ed educativo disposti ai sensi della previgente normativa per il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale. Detto personale poteva essere adibito alla normale attività didattica solo se avesse adempiuto all’obbligo vaccinale, mentre, in caso di persistente inadempimento, sarebbe stato impiegato nello svolgimento di altre funzioni. A detto personale si applicano, fino al 15 giugno 2022, le vigenti disposizioni normative e contrattuali che disciplinano la prestazione lavorativa del personale docente ed educativo dichiarato temporaneamente inidoneo all’insegnamento. Per il personale ATA non vaccinato invece la situazione è stata diversa, il lavoratore rientrato in servizio ha svolto le ordinarie attività, scelta motivata dal fatto che la mansione amministrativa e/o ausiliaria non si svolge a contatto con gli studenti, cosa alquanto discutibile perchè a scuola è difficile stabilire quali siano le mansioni che non sono a contatto con gli studenti. C’è da chiedersi infine una sola cosa, ma dobbiamo attendere nuove disposizioni, se dal 15 giugno non ci sarà più l’obbligo vaccinale coloro che fino ad ora sono stati considerati temporaneamente inidonei all’insegnamento potranno di nuovo svolgere la loro professione come prima? Il problema è dare una direttiva specifica agli operatori della scuola e non creare situazioni di interpretazione analogica con altre tipologie di lavoratori soggetti all’obbligo. Attendiamo chiarimenti per evitare altre occasioni di caos normativo.

Massa Autilia