Numero 210, pag 7 - Marzo 2021

Al Collegio dei Docenti sarà chiesto tra breve un Progetto da inviare al Ministero dell’Istruzione che, in accordo col Ministero dell’Economia, dirotterà finanziamenti per le scuole che vorranno così “recuperare” gli alunni in difficoltà, entro la fine del 2021, per arricchire l’offerta formativa, cancellare i danni nell’apprendimento e nella socialità.

 

Si vorrebbe, in generale, aumentare il cosiddetto tempo scuola, prolungare gli orari, offrire lezioni individuali e per gruppi, creare empatie e interessi comuni per favorire una socializzazione rassicurante.

Si è constatata una saggia  rinuncia, da parte del ministro Bianchi, di prolungare le lezioni in estate, come aveva prospettato il premier Draghi, che non considerava le differenze climatiche nella nostra oblunga penisola, l’esistenza dei Centri estivi di alcuni meritevoli Comuni, i campi dei Gruppi scout che sono  sempre più attivi, ciò che offrono gli Oratori per chi appartiene al mondo cattolico…le vacanze con i genitori o i nonni in ferie e disponibili…

Si auspica comunque che sia implicito un aumento del numero degli Insegnanti assunti in ogni Istituto scolastico, la riduzione degli alunni frequentanti i diversi plessi e, auspicando che si ridefinisca il significato della parola “recupero”, la reintroduzione delle compresenze e delle contemporaneità che permettono  la formazione di piccoli gruppi eterogenei, indispensabili per rispettare un apprendimento naturale, invece di ricostruire “classi differenziali”, con livelli che accentuano le distanze.

Se tali impegni diventeranno obbligatori per gli alunni sarà inevitabile un esborso da parte dei Ministeri per un lavoro aggiuntivo e quindi facoltativo per gli insegnanti; come non bastasse, nel caso individualmente non accettassero, sarà inevitabile ricorrere a supplenti. Dove li troveranno?

 

Problema serio, questo, collegato ad ogni buona intenzione sulle scuole.

Occorre velocemente attuare e concludere i concorsi ordinari per le scuole dell’infanzia e della primaria, che non trovano facilmente e velocemente supplenti dotati di un titolo di accesso legittimo, soprattutto perché non esistono più l’Istituto e la Scuola Magistrale, ma si potrebbero  accettare  soltanto i pochi laureati in Scienze della Formazione. Come rimedio, si ricorre alle Messe A Disposizione (MAD), in cui non esiste una graduatoria su criteri stabiliti, ma soltanto un gradimento o meno da parte del singolo Dirigente Scolastico.

Chi però è stato assunto, come supplente per tre recenti anni, potrebbe essere considerato – se chiamato di nuovo come supplente -  in un anno di Prova e di Formazione ed essere assunto stabilmente alla fine del 2022, in base al parere del Comitato di Valutazione della stessa scuola in cui ha prestato servizio e alla decisione del Dirigente Scolastico.                                              Giuliana Bagliani