Numero 209, pag 6 - Ottobre 2020

La Carta del Docente consente “l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale” (legge 107/2015, art. 1, comma 121). L’acquisto non deve essere necessariamente attinente alla disciplina insegnata.

 

La Carta del Docente consente “l'acquisto di hardware”. In particolare personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, e-book reader, tablet, strumenti di robotica educativa rientrano nella categoria degli strumenti informatici che sostengono la formazione continua dei docenti. Altri dispositivi elettronici che hanno come principale finalità le comunicazioni elettroniche, come ad esempio gli smartphone, non sono considerati funzionali ai fini promossi dalla Carta del Docente, come non vi rientrano le componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB, videocamere, fotocamere e videoproiettori. Dall’11 marzo 2020 al 31 dicembre 2020 è ammesso comunque l’acquisto di dispositivi hardware finalizzati all’aggiornamento professionale anche per organizzare una didattica a distanza come webcam e microfoni, penne touch screen, scanner e hotspot portatili.

I software acquistabili con il Carta del Docente sono tutti i programmi e le applicazioni, (disponibili in formato elettronico, disponibili in cloud, scaricabili online o incorporati in supporti quali memorie esterne, CD, DVD, Blue Ray), destinati alle specifiche esigenze formative di un docente, come ad esempio programmi che permettono di consultare enciclopedie, vocabolari, repertori culturali o di progettare modelli matematici o di realizzare disegni tecnici, di videoscrittura, di editing e di calcolo (strumenti di office automation). Questi programmi sono quindi compresi nella Carta del Docente.

Invece non rientra nella Carta del Docente l’abbonamento per la linea di trasmissione dati ADSL in quanto l’ADSL è una tecnologia di trasmissione dati utilizzata per l’accesso alla rete Internet. Non è quindi un software destinato alle specifiche esigenze formative di un docente. Non vi rientrano neppure il pagamento del canone RAI o la Pay tv.

La Carta del Docente può essere usata per “l'iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati/qualificati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale”.

L’elenco degli enti accreditati/qualificati per la formazione del personale docente è consultabile sul sito internet del MIUR al seguente link:

http://archivio.pubblica.istruzione.it/dg_pers_scolastico/enti_accreditati.shtml

E’ inoltre possibile utilizzare la Carta del Docente anche per l’acquisto di corsi riconosciuti ai sensi della Direttiva 90/2003.

Con la Carta del Docente si può seguire un corso on line purché svolto dagli enti accreditati o qualificati Miur ai sensi degli articoli 2 e 3 della direttiva 90/2003, e dai soggetti di cui all'articolo 1 commi 2 e 3 della medesima Direttiva.

E’ possibile inoltre seguire ogni tipologia di corso organizzato da Università o da Consorzi universitari e interuniversitari (corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, corsi post lauream o master), come anche un corso destinato specificamente alla formazione degli insegnanti, purché inerente al profilo professionale.

è possibile usare il bonus o parte di esso per un corso per lo studio di una lingua straniera all’estero purché il corso venga erogato da uno dei soggetti di per sé qualificati per la formazione nella scuola, ovvero dagli “Enti culturali rappresentanti i Paesi membri dell’Unione Europea, le cui lingue siano incluse nei curricoli scolastici italiani”, ai sensi della Direttiva del Miur 90/2003, art. 1, comma 2.

È altresì possibile sostenere l’esame di certificazione di una lingua straniera purché l’esame sia promosso da uno degli Enti certificatori delle competenze in lingua straniera del personale scolastico, che è possibile consultare al seguente link:

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dgpersonale-scolastico/enti-certificatori-lingue-straniere

La Carta del Docente può essere usata per assistere a “rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo”. Le rappresentazioni cinematografiche, l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo non devono essere necessariamente attinenti alla disciplina insegnata, in quanto la formazione professionale del docente riguarda competenze disciplinari e trasversali.

Non è possibile utilizzare il bonus o parte di esso per l’acquisto di titoli di viaggio per la partecipazione a eventi o per viaggi culturali  ma potranno essere rimborsati solo i biglietti per le “rappresentazioni teatrali e cinematografiche” e quelli per “l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo”.

Con la Carta del Docente è possibile seguire un corso di formazione organizzato dalla propria o da altre scuole purché coerente “con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione” (legge 107/2015, art. 1, comma 121), in quanto “Le istituzioni scolastiche singole o in rete e/o in consorzio possono […] proporsi come Soggetti che offrono formazione sulla base di specifiche competenze e di adeguate Infrastrutture” (Direttiva del Miur 90/2003, art. 1, comma 3).

Da rilevare con disappunto che anche per l’anno scolastico 2020/21 il beneficio della carta non sarà esteso ai docenti a tempo determinato, è infatti naufragata la proposta di assegnare un bonus “light” da 300 euro. Inutile dire che la discriminazione appare tanto più grave quanto più si profila un anno in cui il ricorso alla didattica digitale a distanza si renderà necessario e i precari sono comunque già penalizzati anche dal punto di vista salariale.                                     M.G.