Numero 208, pag 7 - Febbraio 2020

I bandi per i concorsi straordinari e ordinari non saranno pubblicati prima della metà di marzo, i candidati avranno a disposizione un mese per presentare la domanda.

Si è interrotta bruscamente la trattativa tra MIUR e sindacati. Lo scontro si è consumato rispetto alla questione reclutamento e precariato ed ha portato alla proclamazione di uno sciopero unitario per tutto il personale precario per il 6 marzo pv. Sono infatti venute a cadere le ragioni per cui la mobilitazione era stata sospesa a dicembre momento in cui erano stati raggiunti degli importanti accordi con il precedente Ministro dell’Istruzione. La Gilda chiede di dare più peso, nella valutazione del punteggio concorsuale, al servizio prestato in supplenza rispetto ai titoli culturali. Invece il ministero intende destinare l’80 per cento del punteggio complessivo all’esito delle prove concorsuali e il restante 20 per cento ai titoli, compreso il servizio al quale sarà riconosciuto un punto per ciascuno anno prestato. I sindacati chiedono di consentire l’accesso al concorso riservato per la scuola secondaria a coloro che hanno svolto il servizio per tre anni su posto di sostegno senza specializzazione e vogliano concorrere per la classe di concorso. Questi docenti sono nominati sulla base della graduatoria delle proprie discipline per le quali risultano in possesso del titolo di studio richiesto. È fondamentale sottolineare, infatti, che non esiste la classe di concorso per il sostegno. Non si tratterebbe dunque di una sanatoria ma del legittimo riconoscimento del servizio prestato, come già avviene per le Graduatorie d’Istituto.

Il fronte del disaccordo fra MIUR e sindacati si estende alla mancata pubblicazione della batteria di test.

Dura la replica della nostra organizzazione sindacale: ci sono migliaia di persone che sono in attesa di risposte rispettose del loro lavoro, il fenomeno del precariato non ha mai raggiunto proporzioni così rilevanti come in questo momento storico, a farne le spese i docenti ma anche l’utenza.