Numero 208, pag 1-2 - Novembre 2019

Non ce l’ha fatta il bambino di 6 anni caduto nella tromba delle scale della scuola primaria Pirelli di Milano. La notizia, del 22 ottobre scorso, ha generato profondo sgomento in tutti gli operatori scolastici dell’istituto. Le organizzazioni sindacali si uniscono al loro dolore e tutte insieme in un abbraccio ai genitori del piccolo alunno.


Attendiamo con rispetto il responso delle indagini che dovranno accertare le cause del drammatico incidente, ma vogliamo anche rivolgere a tutto il Paese l’appello a considerare con la dovuta attenzione le condizioni di sofferenza in cui versano le nostre scuole da Nord a Sud. Spesso inadeguati gli edifici scolastici, carenti gli organici del personale docente e ATA, insufficiente la vigilanza, assenti i controlli sull’idoneità degli ambienti vissuti quotidianamente da bambini e ragazzi dai 3 ai 19 anni.
Non è questo il momento per denunciare le colpe di una politica spesso distratta sulle sofferenze della scuola, lo abbiamo fatto innumerevoli volte

vogliamo invece interrogarci su quanto lavoro dobbiamo ancora fare come sindacati dell’istruzione e della ricerca e come lavoratori, per ogni ruolo ricoperto come docenti, dirigenti, personale ATA, organi collegiali, per fare un vero esame dei rischi che quotidianamente si vivono nella scuola. Non è più sufficiente fare continue segnalazioni alle autorità locali, quasi sempre con risposte tardive o inesistenti; né possiamo pensare di limitarci a delegare la sicurezza agli "esperti", ben consapevoli delle responsabilità che comunque attengono al nostro lavoro e che non possono essere certo delegabili.
La morte del piccolo alunno di Milano richiama una necessità che comunque investe l’intera comunità scolastica, quella di assumere con ancor più consapevolezza, nel progettare e nell’agire, la centralità dei temi riguardanti la sicurezza a scuola.

Nei giorni successivi alla disgrazia, si sono rincorse altre notizie inquietanti legate ai temi della sicurezza:

- Trieste: 250 bambini della scuola primaria Saba smistati in altri istituti per mettere in sicurezza l’edificio (soffitti pericolanti);

- Lanzo  Torinese: controsoffitto crollato per infiltrazioni di acqua in una scuola superiore;

- Roma: bambina morta soffocata dopo aver pranzato in mensa.

 

L’On. Gallo, presidente della Commissione Istruzione e Cultura della Camera, ha presentato una proposta di legge sulla sicurezza nelle scuole, la legge quadro dovrebbe rendere sicuri gli edifici, è inspiegabile il motivo per cui non vengano spesi gli 11 mld di euro già attivati su questo capitolo di spesa.

 

(tratto da un Comunicato Unitario delle OOSS)