Numero 195, pag 7 - Giugno 2016

Ha creato stupore la nuova legge francese che proibisce alle aziende (pubbliche o private che siano) di inviare ai dipendenti  e-mail di lavoro durante il weekend, il giorno di riposo o di malattia. Possiamo noi considerarla una legge esagerata?

 

Vengono a mente disposizioni, ormai comuni ed a tutte le ore, di spostamenti di orario, di chiamate di soccorso per “coprire” classi con l’insegnante assente, di smistamenti di alunni secondo strategie che fanno riferimento a Circolari interne facenti la funzione di ordini di servizio... Persino gli organi collegiali ormai non hanno neppure la garanzia di un preavviso di 5 giorni; le convocazioni non sono più cartacee (volete mettere in discussione il Valore della “dematerializzazione”?!), ma esiste l’obbligo di collegarsi ogni mattina, prima di avviarsi a scuola, col sito della scuola (quello riservato, ovviamente) per essere informati sulle incombenze della giornata stessa e dei giorni seguenti.

Gli insegnanti più esasperati hanno pensato a tutte le difese possibili da queste invadenze continue del poco tempo libero che vorrebbero godere: hanno dichiarato di aver relegato in cantina il computer di casa per evitare che il figlio adolescente si colleghi con siti pericolosi, che non hanno i soldi necessari per acquistare gli strumenti tecnologici che si pretenderebbe usassero, che l’ultimo loro smartphone è caduto nell’abisso delle Marianne…

Poiché anche il telefono squilla nelle ore e nei giorni più impensabili, sono stati memorizzati tutti i numeri degli “invasori”: del Dirigente, del DSGA, di ogni collaboratore scolastico, dei colleghi tutti, dei genitori rappresentanti di classe. Ma la scuola ha adottato delle contromosse e si è arrivato a farsi prestare il telefono del bar di fronte a scuola. Come non apprezzare, quindi, la sensibilità francese al problema? Si parla di stalking amministrativo: esiste il diritto a “disconnettersi”, una conquista per il benessere dei lavoratori, pensata per abbattere gli effetti negativi di essere sempre connessi e reperibili anche al di fuori dell’orario di lavoro..

Studi specifici dimostrano che oggigiorno c’è molto più stress correlato al lavoro rispetto al passato e che lo stress è costante; lo ha sostenuto alla BBC il ministro francese Benoit Hamon, del partito socialista: “I dipendenti lasciano fisicamente l’ufficio ma di fatto non staccano mai. Rimangono attaccati al loro lavoro come un cane legato al guinzaglio elettrico. I documenti, i messaggi, le email colonizzano la vita del lavoratore, fino al punto in cui scoppia.”

L’articolo 25 della legge  si prefigge tutelare i francesi dal carico di lavoro e il sovraccarico informativo, l’offuscamento tra la vita privata e vita professionale, tutti rischi associati all’uso della tecnologia digitale. Una giornalista di New York ha commentato: “Il diritto di disconnettersi non è un obbligo ma un’opportunità per rendersi conto che il mondo non smette di girare, di scrivere o di lavorare, se ci disconnettiamo dai nostri dispositivi.”

                                                                                 G.B.