Home     In primo piano     Rubriche      RSU       Archivio      

     

 

 

 

Home-page

In primo piano

Rubriche

  • Autodifesa

  • normativa

  • Eventi

  • Dibattiti

  • Quesitario

  • Precari

  • Le migliori

  • Bestiario

R.S.U.

Archivio di SAM-notizie

Links

Comunica con noi

Redazione

Segreteria Nazionale

MAGGIO 2008


PER NON CADERE IN UN CIRCOLO VIZIOSO

Le prerogative del Consiglio di Circolo o Istituto

a cura di Annalisa Santi

 

La normativa che disciplina il Consiglio di Istituto, o di Circolo, è il T.U. n. 297/94 e più precisamente gli articoli 8, 9 e 10. Nelle scuole fino a 500 studenti il Consiglio è formato da 14 membri (6 rappresentanti dei docenti, 6 rappresentanti dei genitori, un rappresentante ATA e il D.S.), è composto invece da 19 membri nelle scuole con più di 500 alunni (8 rappresentanti dei docenti, 8 rappresentanti dei genitori, 2 del personale ATA e il D.S.). Negli istituti di scuola secondaria 3-4 rappresentanti dei genitori sono sostituiti dai rappresentanti degli studenti.

Il Consiglio rimane in carica tre anni, al termine dei quali viene rinnovato con apposite elezioni. Trattandosi di un organo deliberante, con un peso importante all’interno della scuola, invitiamo tutti i colleghi a conoscerne la struttura ed eventualmente a candidarsi nelle liste che maggiormente ritengono rappresentative. Laddove non ci si senta adeguatamente rappresentati ci si può candidare in una lista autonoma: basta essere di ruolo e raccogliere le necessarie firme per la sottoscrizione della lista e del motto che la contraddistingue. Il Consiglio dovrebbe permettere una partecipazione democratica e costruttiva alla vita scolastica, ma vi sono realtà in cui non sempre si riscontra un clima sereno e imparziale. Altre difficoltà possono derivare da gestioni dirigenziali poco collaborative, improntate dalla scarsa lungimiranza o da componenti di genitori fortemente critiche nei confronti dell’operato dei docenti.

Ma quali sono i motivi del contendere?

Vediamo nel dettaglio le attribuzioni del Consiglio, come previsto dall’art.10. Esso:

elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola;

delibera il bilancio preventivo, il conto consuntivo e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico del Circolo o dell’Istituto;

fatte salve le competenze del Collegio Docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse e di classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne la programmazione della vita e dell’attività della scuola;

indica i criteri generali per la formazione delle classi, per l’assegnazione ad esse dei singoli docenti, per l’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse e di classe;

esercita le funzioni in materia di sperimentazione e aggiornamento;

esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici;

delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio dei Docenti, per le iniziative dirette all’educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze;

si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal T.U. (in particolare riguardo al Regolamento Interno dell’Istituto, che determina tutte le linee operative e organizzative dell’Istituto);

sulle materie devolute a sua competenza, esso invia annualmente una relazione al provveditore degli studi e al consiglio scolastico provinciale;

la giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo, prepara i lavori del consiglio, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l’esecuzione delle relative delibere;(La giunta è formata da una rosa di membri eletta a scrutinio segreto dai membri stessi, ndr.)

la giunta esecutiva ha altresì competenza per i provvedimenti disciplinari a carico degli alunni. Le delibere sono adottate su proposta del rispettivo consiglio di classe;

contro le decisioni in materia disciplinare della giunta esecutiva è ammesso ricorso al provveditore degli studi che decide in via definitiva, sentita la sezione del consiglio scolastico provinciale, avente competenza per il grado di scuola a cui appartiene.

 

Ricordiamo anche che, laddove non sia data diversa disposizione, le sedute del Consiglio sono pubbliche ed è possibile assistere al dibattito. Inoltre, l’art. 43 del Testo Unico dispone che le delibere vengano affisse all’albo in copia integrale del testo. Rinnoviamo i complimenti per quanti assolvono gratuitamente con impegno e serietà a questo incarico, combattono per la trasparenza delle decisioni e difendono la professionalità e la dignità della scuola anche in questa sede.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

Home      In primo piano     Rubriche      RSU       Archivio