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 APRILE 2007


Ripartizione del Fondo d'istituto

Per quel che riguarda le contrattazioni d’istituto ed in particolare il Fondo d’Istituto, ossia la retribuzione aggiuntiva per tutto il personale della scuola che svolge impegni ed attività oltre agli obblighi di servizio, di solito si procede ad una divisione basata sulla proporzione numerica fra personale ATA e docenti. Ad esempio in una scuola avente 25 unità di personale ATA e 75 insegnanti, il FIS si divide in un quarto a disposizione degli ATA e tre quarti per gli insegnanti.

Considerando però che, come indicato nelle tabelle allegate al CCNL, il compenso medio orario del lavoro del docente è superiore a quello del personale ATA, va da sé che anche i compensi aggiuntivi dovrebbero seguire la stessa logica; pertanto i docenti dovrebbero accedere ad una porzione maggiore del FIS, risultando invece penalizzati da una suddivisione proporzionale.

Per ovviare a questo inconveniente suggeriamo di seguito un correttivo da considerare per la ripartizione.

Cerchiamo di chiarire il concetto attraverso un esempio pratico.

In una istituzione scolastica avente un fondo d’istituto di 120.000,00 €, in cui lavorano cento persone di cui 30 ATA e 70 insegnanti, considerando che la paga oraria degli insegnanti ammonta mediamente a € 20,00, mentre quella degli ATA a € 15,00, è necessario calcolare prima il

COEFFICIENTE DI RIPARTO: tot. Fondo/(70 x 20) + (30 x 15) = 64,86

La quota destinata ai docenti si ricava così:

coefficiente di riparto x (70 x 20) = € 90.810,81

La quota destinata ai non docenti si ricava così:

coefficiente di riparto x (30 x 15) = € 29.189,19

In base al sistema di calcolo proporzionale invece al personale docente sarebbero spettate € 84.000,00 e a quello non docente € 36.000,00

Schematizziamo il tutto nella tabella sotto. 

 

Michela Gallina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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