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APRILE 2009 Questione
di
organico
di
Michela Gallina
A
partire dal prossimo anno scolastico gli effetti della finanziaria
comporteranno il taglio di 42.100 cattedre di cui 37.000 in organico diritto
e di 5000 in organico di fatto. Questo
taglio è stato calcolato ed ufficializzato ancor prima che i decreti
fossero pubblicati, quindi basandolo su una bozza di decreto. I
tagli alla spesa pubblica realizzati a scapito della scuola primaria,
attraverso la riduzione di organico, si concretizzano in diverse soluzioni: 1.
aumento del numero di
alunni per classe; 2.
riduzione del tempo
scuola; 3.
abolizione delle
compresenze; 4.
trasformazione di docenti
specialisti di lingua inglese in specializzati; 5.
razionalizzazione della
rete scolastica. 1
- Aumento
del numero di alunni per classe Dal
prossimo anno scolastico ci saranno classi più affollate e meno docenti,
l'aumento interverrà sia sui numeri minimi di alunni per classe che sui
massimi. q
Per la scuola
dell'infanzia sarà
richiesto un numero minimo di 18 alunni fino ad un massimo di 29. q
Per la scuola
primaria un
minimo di 15 ed un massimo di 27. q
Per la scuola
secondaria di primo grado un
minimo di 18 e un massimo di 30. q
Per la scuola
secondaria di secondo grado un
minimo di 27 e un massimo di 30. Inoltre
tutti questi numeri potranno essere suscettibili di un aumento del 10%,
questo legittimerà l’esistenza di classi di scuola dell'infanzia da 32,
primaria da 29 - 30, secondaria da 33. Le
uniche eccezioni saranno costituite dalle classi in cui sono presenti alunni
diversamente abili che non potranno contenere più di 20 alunni. Però,
a fronte delle classi con 20 alunni, ve ne saranno altre più affollate per
compensazione. Laddove
le istituzioni scolastiche non fossero a norma rispetto agli standard di
sicurezza, potranno essere applicati i parametri numerici del Decreto
legislativo n. 331 del 1998 che consentiva nella scuola primaria un numero
massimo di 25 alunni con uno scarto di maggiorazione del 10% quindi 27 o 28. 2
- Riduzione del tempo scuola Per
la scuola primaria sono previsti quattro modelli di funzionamento orario a
scelta delle famiglie da 24, 27, 30 e 40 h per le classi prime; 27, 30 e 40
h per le classi che vanno dalla seconda alla quinta. L'organico
per le classi prime sarà calcolato sulle 27 h, invece per tutte le altre
classi sulle 30 h. Le riduzioni di organico dunque proseguiranno inesorabili
anche nei prossimi 4 anni perché gli organici delle prime saranno sempre
dati in funzione delle 27 h. I numeri elencati si riferiscono alle ore di
insegnamento, escluse le ore di mensa che vanno dunque aggiunte, ad
eccezione del tempo pieno in cui all’interno delle 40 ore vengono
conteggiate anche quelle di mensa. In
base al sistema informativo di calcolo, la dotazione organica nelle classi
PRIME si ottiene moltiplicando il numero di classi per 27 e dividendo il
risultato per 22, cioè l'orario di insegnamento di ciascun docente [(n.
classi x 27) /22]; per le altre classi (seconde, terze, quarte e quinte)
moltiplicando il numero di classi per 30 e dividendo il prodotto per 22 [(n.
classi x 30) / 22]. Al
tempo pieno vengono assegnati 2 insegnanti per classe. Nei testi normativi
inoltre viene chiaramente detto che il tempo pieno sarà concesso solo
all'interno dei limiti di organico assegnato per l'anno scolastico 2008-2009
e nelle istituzioni scolastiche dotate di strutture idonee. L’eliminazione
delle ore di compresenza sarà parzialmente recuperata attraverso lo
svolgimento dell’orario di assistenza alla mensa, anche le ore di
compresenza del tempo pieno saranno tolte e utilizzate per completamento di
altri orari. Ulteriori risorse orarie potranno essere ricavate
dall’aggiunta di insegnanti specialisti, laddove non vi siano insegnanti
di classe in possesso dei requisiti per l’insegnamento della religione
cattolica e della lingua inglese. 3
- Abolizione delle compresenze Le
bozze dei decreti prevedono la scomparsa dell'organizzazione modulare nella
scuola primaria e quindi delle ore di compresenza, aspetto qualificante che
aveva caratterizzato la riforma della scuola apportata dalla legge 148 del
1990. Questo significa che la somma di tutte le ore di compresenza
accumulate costituirà un posto in meno (ogni 22 ore) di docenti impiegati
in quella scuola. Laddove rimanesse, quale residuo, uno spezzone di cattedra
di almeno 12 ore dovuto alle compresenze, questo monte ore potrebbe
essere utilizzato, oltre che per coprire l'assistenza alle mense,
anche per lo svolgimento delle attività alternative all'insegnamento della
religione cattolica e per ampliare le proposte educative della scuola che le
utilizzerà autonomamente anche per eventuali recuperi. 4
- Trasformazione di docenti specialisti di lingua inglese in specializzati Altro
modo per realizzare un risparmio di insegnanti è quello di utilizzare il più
possibile i docenti in possesso dei requisiti per l'insegnamento della
lingua inglese come specializzati (quindi come docenti che impartiscono
l'insegnamento nella loro classe o in due classi, anziché su tutte le
classi del plesso) e, ancora, obbligando, tutti i docenti in possesso dei
requisiti, ad insegnare la lingua inglese. Solo
laddove non sia stato possibile assegnare la classe ad un docente
specializzato, verrà utilizzato un insegnante specialista a cui saranno
assegnate fino ad un massimo di 7 o 8 classi, sempreché, per ciascun posto,
si raggiungano almeno 18 ore di insegnamento settimanali. L’insegnamento
della lingua inglese viene impartito per · un’ora
in classe prima · 2
ore in classe seconda · 3
ore in classe terza, quarta e quinta. 5
- Razionalizzazione
della rete scolastica
Prevede
la soppressione delle classi con meno di 15 alunni e, a partire dal
2010-2011, l’accorpamento di piccoli plessi fra loro, la verticalizzazione
ed accorpamento delle scuole al di fuori dei parametri previsti per la
concessione dell'autonomia scolastica (cioè quelle con meno di 500 alunni
iscritti), la chiusura delle scuole con pochi alunni nei piccoli centri e il
trasferimento degli alunni nei centri più grandi.
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