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Redazione

Segreteria Nazionale

 

 

 OTTOBRE 2006


Quello su cui il Ministro ha taciuto

L’intervento del Ministro Fioroni ha riscosso grande consenso presso la folta platea presente nella sala convegni dell’Hotel D’Azeglio. Ci auguriamo non si tratti solo di una trionfale dichiarazione di buoni e sensati propositi, di un mero cambiamento di forma che lasci poi inalterata la sostanza, alla stregua di una mano di stucco data ad un vecchio muro cadente; ci auguriamo che alle parole seguano fatti e scelte coerenti.

Relativamente ai temi forse volutamente non toccati, infatti, alcune perplessità rimangono e non solo legate alla finanziaria. Nessun riferimento è stato fatto riguardo:

- il destino delle Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati,

- la valutazione dell’INVALSI,

- l’obbligo alla formazione in lingua inglese per tutti gli insegnanti della primaria (in due anni tutti dovrebbero formarsi, anche on-line, con le prevedibili conseguenti ricadute negative sulla qualità dell’insegnamento).

Il numero di assunzioni annunciate, ben 150.000 docenti precari assorbiti in 3 anni, apparentemente risuona come una cifra imponente e senza precedenti, ma sappiamo che entro il 31 agosto 2007 è previsto anche un numero significativo di pensionamenti: tutti coloro che matureranno il requisito utile alla pensione di anzianità ne approfitteranno come dell’ultimo treno possibile, quindi potrebbe trattarsi di una semplice e forse neppure sufficiente compensazione del turn-over.

Nel promuovere la politica di aumento del rapporto numero di insegnanti-alunni, si sarà tenuto conto del fatto che nella cifra al numeratore entrano, a modificare e fuorviare il dato oggettivo, anche gli insegnanti di religione, di lingua straniera, di sostegno e distaccati? Chi si è messo con pazienza e calcolatrice a tradurre l’apparentemente irrisorio dato dello 0,4%, dato che esprime numericamente l’aumento del rapporto insegnante alunni, si è accorto che lo “scherzetto” comporterà, a parità di allievi, il taglio di circa 14.000 posti.

E ancora, riguardo al numero di insegnanti di sostegno, se verrà superato il rigido parametro di uno ogni 138 alunni a favore di un rapporto che tenga conto del reale numero di alunni disabili, come si farà a determinare l’organico?

Sappiamo che sono stati stanziati i fondi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, i nostri contratti, economico e normativo, sono scaduti da quasi un anno, ma non abbiamo indicazioni sui tempi di avvio delle procedure contrattuali.

A tutti questi ed altri interrogativi il Ministro dovrà sforzarsi di trovare una risposta convincente.

Michela Gallina

 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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