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SETTEMBRE 2006


Finanziaria inaccettabile sulla scuola: Prodi la cambi, oppure sarà sciopero 

Oggi il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro della pubblica istruzione Beppe Fioroni hanno incontrato i sindacati della scuola.

Nel corso dell’incontro, la Gilda degli Insegnanti ha espresso tutta la sua preoccupazione nei confronti di una Finanziaria che si annuncia pesantissima per la scuola nonostante gli impegni elettorali e le dichiarazioni d’intenti dell’Unione.

Il testo di legge in questione sarà presentato al Consiglio dei Ministri venerdì 29 settembre.

In base ad una logica meramente ragionieristica, la volontà è quella di ridurre il numero di classi, tagliare gli organici degli insegnanti, diminuire drasticamente i docenti di sostegno, eliminare le deroghe per la concessione degli stessi agli alunni portatori di handicap, dimezzare gli scatti di anzianità, che rappresentano l'unica progressione di carriera per i docenti.

La giustificazione, avanzata dal Ministero dell'Economia, è che gli insegnanti sarebbero troppi e lavorerebbero meno rispetto a quelli presenti negli altri paesi europei. Si tratta in realtà di un luogo comune: in Italia i docenti insegnano in media 25 ore settimanali alla scuola dell’Infanzia, 24 ore alla primaria e 18 alla secondaria di primo e secondo grado. La media di uno dei paesi di riferimento, la Germania, è di 22 ore settimanali, ore che però risultano di 45 minuti.

Siamo davanti a una manovra insostenibile, inconciliabile con la tutela del diritto allo studio di migliaia di studenti.

La Gilda ha fatto presente a Prodi che non è più rinviabile l’apertura del contratto, in mancanza del quale i docenti subiscono una diminuzione di fatto delle retribuzioni, dovuta all’inflazione.

E’ stato poi sollevato il problema dei precari e della necessità di un piano di assunzioni che, in tempi ragionevoli, consenta la riduzione del fenomeno che nella scuola ha assunto dimensioni inaccettabili.

Se la legge finanziaria che uscirà venerdì prossimo dal CdM confermerà i contenuti trapelati in questi giorni, la Gilda chiamerà gli insegnanti alla mobilitazione, con inevitabili scioperi.

Roma, 26 settembre 2006

Ufficio Stampa Gilda


 

 

 

 

 

 

 

 
     

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