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  MAGGIO 2006


I VERI OBBLIGHI DI SERVIZIO

a cura di Michela Gallina e Laura Razzano

 

Siccome ci stiamo avvicinando al termine delle lezioni scolastiche e siamo a conoscenza che in più scuole esiste la tendenza ad interpretare in maniera fantasiosa e creativa il fatto che gli insegnanti siano in servizio fino a tutto il mese di giugno, riproponiamo un articolo già apparso su SAM-Notizie ma aggiornato e particolarmente utile in questo momento, affinchè i colleghi si preparino in anticipo a fronteggiare eventuali richieste arbitrarie.

Brutte abitudini estive ed obblighi dei docenti dopo il termine delle lezioni.
I nostri obblighi di servizio sono regolati dai contratti di lavoro, al momento, quello in vigore è il CCNL 2002-05. In base a questo principio che trova fondamento nel D.lvo 29/1993 compendiato poi nel successivo D.lvo 165/2001, niente può esserci richiesto che non sia contemplato dal contratto. Pertanto non risulta affatto che, con l’arrivo dell’estate, gli insegnanti debbano attenersi a nuove norme, spesso giustificate, caldeggiate e decise dai Dirigenti scolastici che, come nelle filande di una volta, vorrebbero imporre la loro personalissima interpretazione di norme ed obblighi.
Conosciamo colleghi che riordinano biblioteche ed armadi, sistemano le aule, compiono traslochi, si occupano delle più incredibili attività proprio nel periodo estivo.
In molte scuole elementari vige la regola che i docenti debbano comunque essere presenti a scuola per fare qualcosa di non ben definito e, in ogni caso, non contemplato nel contratto, con la scusa che “sono comunque in servizio”.
Quest’anno saranno prevedibilmente di moda e fuori tempo massimo: incontri, formazione ed aggiornamento sul regolamento per la privacy (legge 675/06); ovviamente più brave saranno le scuole che riusciranno a realizzare il tutto “a costo zero” e quindi a far lavorare gli insegnanti gratis!
Fermo restando che chiunque debba essere messo nelle condizioni di decidere se fare volontariato o svolgere una “professione”, queste sono le regole a cui attenersi, resistendo fino in fondo a qualsiasi giudizio, in quanto nessuno può obbligare i docenti a lavorare GRATIS e oltre i limiti imposti dalle norme contrattuali. 
Il primo passo importante da fare è contare le ore già effettuate in base al piano annuale delle attività che è stato votato a settembre.
In base all’ART. 26: attività di insegnamento, comma 4. Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento.
Nelle attività funzionali all’insegnamento così come previste nell’art.: 27 del CCNL 2002-05 troviamo:
a) ore di Collegio dei docenti, l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno, l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini quadrimestrali e finali e sull'andamento delle attività educative nelle scuole materne, per un totale di 40 ore annue.
b) Soltanto la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione per un impegno non superiore alle 40 ore e quindi anche inferiore. Gli obblighi relativi a queste attività sono programmati secondo criteri stabiliti dal collegio dei docenti.
Adempimenti individuali, scrutini ed esami (che non competono più alla scuola primaria) non rientrano in questo monte ore e non sono quantificabili.
Prima dell'inizio delle lezioni (settembre!!!), il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ e i conseguenti impegni del personale docente che possono prevedere attività aggiuntive = facoltative (quelle che verranno poi retribuite con il fondo d’istituto). Il piano, comprensivo degli impegni di lavoro, è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell'azione educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell'anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze.
Il piano non c’è?
Il piano non è stato votato dal Collegio Docenti?
Contattateci subito presso le nostre sedi, si tratta di una violazione contrattuale che combattiamo in tutta Italia.
Se il piano esiste, occorre verificare che sia stato correttamente deliberato, esso deve indicare gli obblighi di servizio
Dalla norma si evince chiaramente e senza possibilità di interpretazione alcuna che i docenti sono tenuti a prestazioni di servizio anche durante il periodo di interruzione delle lezioni solo per le attività programmate e deliberate nel piano annuale delle attività.
Tutte le altre attività richieste non hanno carattere di obbligatorietà, non possono essere imposte, neppure nel caso fossero inserite nel Piano come ore, a pagamento, oltre le 40 perché tutte le ore aggiuntive sono facoltative.
Nel caso il D.S. insista nel considerare le ore obbligatorie consigliamo di richiedergli un ordine scritto per la partecipazione alle riunioni in ore eccedenti le 40 obbligatorie, potremo così richiederne il pagamento.
Di seguito abbiamo preparato un foglio per la tabulazione delle ore aggiuntive (abbiamo tralasciato quelle funzionali all’insegnamento che, essendo obbligatorie, non sono retribuite con il fondo d’Istituto, ma sono comprese nello stipendio) al fine di consentire ai colleghi un controllo sui compensi che riceveranno.

 

NON PASSARE L'ESTATE A SCUOLA,

PRIMA PASSA DA NOI!
 

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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