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IL CAOS DELLE SOSTITUZIONI
Ci è giunta da più parti segnalazione del disagio ventosi a creare in alcune scuole primarie e causato dal fenomeno della sistematica ripartizione in altre classi degli alunni appartenenti a classi i cui titolari si assentano dal servizio. Nel merito si osserva che la ripartizione degli alunni della scuola primaria in classi diverse può verificarsi solo in via del tutto eccezionale quando non si riesca a garantire la sorveglianza in altro modo. L’uso frequente di tale sistema viola infatti il diritto allo studio costituzionalmente garantito e le norme di legge che concernono la scuola primaria, basti citare l’art. 12 della L 820/1971. La stessa legge, peraltro, ribadisce che è compito del capo d’Istituto garantire la continuità dell’insegnamento nella scuola primaria, nominando supplenti, nel rispetto delle norme ministeriali. Ovviamente la nomina di un supplente deve essere subordinata all’assenza di insegnanti di ruolo a disposizione per le sostituzioni in un determinato momento. Ci risulta che spesso l’individuazione del supplente risulti difficile da realizzare tempestivamente anche a causa dell’enorme numero di graduatorie in cui possono essere presenti i docenti non di ruolo. Pur tuttavia nulla impedisce ai dirigenti scolastici di utilizzare la cosiddetta “Procedura d’urgenza”, che consiste nella stipula di un contratto di un giorno solo con il primo supplente reperito in attesa di individuare l’avente diritto o che lo stesso, gli stessi, accettino la nomina. Tale procedura non espone a rischi il dirigente scolastico e limita i danni causati invece da una frequente ripartizione degli alunni, procedura che danneggia non solo la classe direttamente interessata, bensì numerose altre loro malgrado coinvolte. |
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Redazione