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Redazione

Segreteria Nazionale

 

 

 

TI PAGO POCO, MA:  QUANTO MI COSTI !!!

 

I giornali parlano dei problemi delle supplenze.

Quando leggo sulla stampa notizie su certi argomenti mi viene sempre il dubbio che si sia attivata la “propaganda” della serie: “ i supplenti costano troppo, non si trovano, risolviamo eliminando le supplenze, così risparmiamo.”

Tutti sappiamo (noi insegnanti) che i supplenti, specialmente quelli temporanei,  affrontano il già complesso lavoro d’ insegnare in situazioni  spesso particolarmente difficili.

Si cambia spesso classe,  si deve capire il lavoro impostato da altri, portarlo avanti e lasciarlo quando magari tutto comincia a funzionare.

Senza farla lunga si può concludere che è un lavoro indispensabile per far funzionare le scuole ma spesso pesante e difficile.

Il sistema di “ appalto “ di questo lavoro prevede procedure complicate che da tempo mettono in crisi chi deve attuarle.

Si lamentano tutti: gli uffici di segreteria,  i genitori, gli stessi Insegnanti, ai quali viene quasi voglia di andare a scuola con la febbre piuttosto che sentire il racconto di quello che è successo perché  “si sono sognati di ammalarsi! “

Sui giornali appaiono cifre da capogiro: milioni di euro spesi per le supplenze .

Ma, leggendo con attenzione, si nota che tanti milioni se ne vanno per  le chiamate e non vanno in tasca ai supplenti.

Il sistema evidentemente non funziona: troppa spesa per offrire lavoro, quando si parla tanto di disoccupazione. Correggiamolo! Ma bisogna stare attenti, perché le correzioni malfatte potrebbero puntare solo al risparmio e portare alla sparizione dei supplenti temporanei ma, siccome le assenze per malattia continueranno, anche ad un pesante calo di qualità causato da classi divise e da altre  sovraccaricate.

Il “ rimedio “ del recupero di ore dalle compresenze già usato, spesso con qualche abuso, porta risultati discutibili sul periodo molto breve figuriamoci più a lungo...

Un idea !

Troviamo come pagare di più chi lavora in situazioni spesso difficili, troviamo come garantire tempi accettabili per il passaggio dal lavoro a singhiozzo ad uno dignitosamente stabile.

Forse la segreteria troverebbe le persone in fila sulla porta pronte a partire anche per i plessi più lontani.

Mario Di Meglio

 

 

 

 

 

 

 

 
     

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