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ENAM E io pago…
utti dichiarano che è necessario mantenere il contributo obbligatorio con la trattenuta sullo stipendio degli insegnanti elementari e dell'infanzia: unica garanzia di continuità, di liquidità disponibile per i colleghi più bisognosi. Tutti sembrano convinti dei Valori della solidarietà e della sussidiarietà che sono alla base dell'esistenza, per Legge, del nostro Ente. Tutti sono però contrari a chiedere in modo esplicito ai singoli insegnanti, con un referendum o un semplice quesito, che cosa ne pensino: volete trasformare il contributo da obbligatorio in facoltativo? "Assolutamente non chiederlo!", ha sostenuto un coordinatore regionale che ha partecipato al recente incontro a Roma dei neo-eletti Presidenti delle Provincie italiane. "Niente referendum, altrimenti finiremmo come il Kirner (Ente simile al nostro, di cui però i professori si sono liberati anni fa con un sollevamento della categoria)", che ha poca liquidità e poca attività può fare, perché moltissimi professori hanno scelto di abbandonare il loro Ente assistenziale. Non vogliono il referendum perché - lo hanno ammesso - quasi tutti chiederebbero di passare ai contributi facoltativi. E allora, perché negare l'evidenza? Perché scandalizzarsi del successo elettorale del
(Continua a pagina 2)
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