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capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai princìpi fondamentali della convivenza civile; la scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio ed al rafforzamento delle attitudini alla interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell'allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione; il primo ciclo di istruzione si conclude con un esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo di accesso al sistema dei licei e al sistema dell'istruzione e della formazione professionale.

I paragrafi successivi trattano dei contenuti generali relativi al secondo ciclo, l'ultimo comma esprime l'intenzione di affidare una quota dei piani di studio alle regioni.          

Se fosse coerentemente attuato, ma ne dubitiamo, porterebbe alla realizzazione dell'unicità della funzione docente, ponendo fine alle discriminazioni stipendiali e di orario e di calendario di cui sono vittime i docenti della scuola primaria.
Si tratterà di corsi universitari a numero chiuso che cureranno la formazione dei docenti nonché un tirocinio presso le scuole con contratti di formazione-lavoro. Il corso di laurea in scienze della formazione primaria, comprensivo delle attività di tirocinio, assume valore di abilitazione di stato per la scuola dell'infanzia o per quella primaria.
I docenti non abilitati, in possesso di specializzazione per l'handicap, vedranno abbreviarsi di un anno il corso di studi.
In questo articolo
sono evidenziate volontà del Governo circa la carriera dei docenti che destano una grave preoccupazione: si parla di istituire presso gli atenei centri di "eccellenza", nonché corsi di formazione per docenti destinati ad attività di "supporto, tutorato e coordinamento" dell'attività educativa; evidente l'intenzione di disegnare una carriera ed una gerarchia all'interno del corpo docente.
L'art. 6 salvaguarda le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome.
Art.7 concerne le disposizioni finali ed attuative
ed inoltre stabilisce una gradualità nelle iscrizioni anticipate fino all'anno 2006, stabilendo che queste avvengano in forma sperimentale, e che per l'anno 2003/04 possano iscriversi gli a

Lettera aperta

seguentemente alla scuola elementare.
Forse, è ancora possibile salvaguardare la scuola dell'infanzia, forse, è ancora possibile risparmiare, ad una generazione di bambini, un'esperienza che non potrà che essere traumatica.
La scuola dell'infanzia statale ha raggiunto negli ultimi anni un elevato livello didattico-educativo, dovrebbe essere considerata patrimonio comune e, come tale, essere oggetto di valorizzazione ed incentivazione.
La scuola dell'infanzia statale non dispone di attrezzature, né di spazi, né di personale qualificato ad accogliere bambini di due anni e mezzo.
Il rapporto numerico insegnante bambino ( 1 a 28) rende faticoso

l'approccio didattico e non può farsi garante dei continui bisogni che alunni in età di scuola materna manifestano; i collaboratori scolastici hanno l'onere dell'aspetto assistenziale, ma si prevede una riduzione all'interno del loro organico.
Utopica è la previsione di una rivisitazione all'uopo di tutti i plessi poiché, attualmente, le scuole non dispongono nemmeno di sufficiente materiale di facile consumo, punto di partenza per ogni attività didattica da svolgere con i bambini.
Il Ministro ha specificato che l'iscrizione anticipata dipende da una scelta operata dalle famiglie,

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