Caduta la maschera
alle aspettative, le riforme previste riportano, addirittura, la scuola dell'infanzia agli anni in cui si configurava come "asilo" ed aveva scopi meramente assistenziali nei confronti delle famiglie.
Le norme previste per la formazione delle classi giungono, ancora una volta, come segnale negativo: ancora classi formate da 28 alunni. Un affronto a qualsiasi buon senso.
Perché non si applica a tutte le realtà scolastiche il D.M. del 26708/92 (Interno) che al comma 5.0 dell'art. 5 "Misure per l'evacuazione in casi di emergenza" parla di un affollamento previsto nelle aule di non più di 26 persone?
E' venuto il momento di dichiarare apertamente che non sarà possibile fingere di stilare percorsi individualizzati per 28 bambini e procedere a periodiche verifiche e adattamenti.
Del resto, notiamo con dispiacere, che gli esempi di LABORATORIO DI ATTIVITA' ESPRESSIVE, allegati alle RACCOMANDAZIONI (che dovrebbero sostituire gli attuali Orientamenti) per lo svolgimento delle attività educative e didattiche nelle scuole dell'infanzia, prevedono gruppi di lavoro di otto, sei bambini, in scuole formate da sezioni con 15 alunni.
UTOPIA!
Non è questa la condizione nella quale si lavora quotidianamente: i bambini presenti nelle sezioni sono 28 e per la quasi totalità della giornata si rapportano ad una sola persona adulta.
La compresenza è in via di estinzione principalmente per la mancata nomina di supplenti.
Qualcuno è in grado, di suggerire agli insegnanti di scuola dell'infanzia strategie educative, metodologie che possano garantire a 28 bambini, in età dai tre ai sei anni, rapportati ad un unico adulto, di sviluppare al massimo le proprie potenzialità e che permettano di convivere serenamente imparando a rispettare gli altri, a controllare le proprie reazioni emotive, ad assaporare il piacere della conoscenza .........?
LA MASCHERA E' CADUTA,
quello che sta avvenendo nei fatti ne è una palese dimostrazione.
Non esiste un forte interesse per l'infanzia, si evince infatti dalle riforme in atto.
Probabilmente ciò che si vuole è che un elevato numero di bambini rimanga per un determinato numero di ore sotto il controllo di una persona adulta, con un tetto sulla