Ricreazione:
non interrompe
il servizio

l lasso di tempo compreso nella ricreazione non interrompe la prestazione docente e, dunque, non dà luogo ad alcun obbligo di recupero. E' quanto ha affermato  l'ARAN (l'Agenzia per la rappresentanza negoziale della pubblica Amministrazione) con una nota che porta la data del 29 maggio 2002.
La pronuncia dell'Agenzia è stata richiesta per cercare di far rientrare il comportamento di un preside, erroneamente convinto che i docenti dovessero recuperare i minuti dell'intervallo. Un obbligo che, secondo l'Aran, non sussiste, perché i docenti durante la ricreazione sono in servizio a tutti gli effetti. A  sostegno di quanto sopra  si puntualizza che, in tale lasso di tempo, non viene meno alcuno dei doveri e delle responsabilità che comunemente fanno capo al corpo docente durante il complessivo periodo giornaliero di funzionamento dell'istituzione

Aggiornamento
Non più un obbligo

Due docenti della Gilda di Treviso, per motivi personali, non hanno partecipato al corso di aggiornamento deliberato dal Collegio Docenti, ed il dirigente scolastico, nonostante non fosse mai stata prevista e stabilita l'obbligatorietà della frequenza, comminava loro la sanzione disciplinare dell'avvertimento scritto per non aver adempiuto ai propri doveri d'ufficio e per essersi arbitrariamente assentate dagli incontri di aggiornamento.
Le ricorrenti hanno impugnato le sanzioni ed il loro ricorso gerarchico è stato accolto (in data 20/03/02); di conseguenza le sanzioni sono state annullate proprio perché illegittime.
E' importante rilevare che
il citato parere, spingendosi oltre l'annullamento dei provvedimenti impugnati, precisa anche che, se il Collegio Docenti non individua i criteri di realizzazione e partecipazione dei docenti ad un corso di aggiornamento e se i docenti, da parte loro, esprimono soltanto, in qualità di componenti il collegio, una condivisione dell'iniziativa avviata, non può essere invocato dal dirigente scolastico un obbligo al

'aggiornamento non è più un obbligo-dovere, ma un  diritto dei docenti regolamentato anche dal contratto siglato nel mese di giugno di quest'anno. Inoltre la finanziaria 2002 prevede la distribuzione alle scuole di fondi per l'auto-aggiornamento (il rimborso delle spese va chiesto entro il 31/12/02). Molti dirigenti (ed alcuni sindacati!!!) sostengono che quando l'aggiornamento viene approvato dal Collegio dei docenti diventa automaticamente obbligatorio per tutti. Non è così. Tuttavia, se non intendete partecipare ad un aggiornamento deliberato dal vostro Collegio e volete evitare logoranti discussioni con il dirigente, abbiate cura di far mettere a verbale una dichiarazione che esplicita il carattere non obbligatorio dell'impegno.


Programmazione: via le due ore

le calende greche questo atto di giustizia.
Noi riteniamo invece che sin da questo contratto debbano essere compiuti passi concreti a cominciare dall'immediata eliminazione delle due ore di programmazione, le quali vanno inserite, come avviene già per la scuola secondaria, nelle attività funzionali.
Appare semplicemente incredibile che ci sia qualcuno, tra i sindacalisti confederali, che abbia addirittura il corag

gio di proporre l'estensione delle due ore di programmazione settimanale anche ai docenti della scuola dell'infanzia.
A questo proposito ci chiediamo: se tali ore sono così indispensabili, perché questi sindacalisti non chiedono di estenderle anche alla scuola secondaria?
Come sempre per qualcuno esistono due pesi e due misure!


Gaetano Mattera