Numero 63 - mensile - Registrato Trib. di Trieste n. 883 il 19/8/94 -
Direttore resp. Franco Rosso - Stampato presso Tipografia Kuhar Trieste
Spedizione in A. P. art. 2, comma 20/c legge 662/96 - filiale di Trieste. - Redazione: p.zza Ospitale, 3 - 34129 TRIESTE - maggio 2001
Caro Ministro….. |
Flessibilità
In alcune scuole sta succedendo che i
Dirigenti Scolastici di Istituti Comprensivi propongano o persino impongano
ad alcuni maestri, per utilizzare al meglio le loro competenze professionali,
di insegnare nella scuola media vicina. Capita infatti che docenti di scuola
elementare abbiano anche una laurea adatta all’insegnamento di discipline
specifiche previste nei programmi della scuola media. Gli organici delle due scuole
–elementare e media– sono però ancora distinti ed anche i ruoli sono diversi
, quindi la disponibilità ad altro impegno è senz’altro riconducibile ad una
flessibilità che va incentivata con un compenso forfettario compreso nella
fascia fra le 300000 e le 600000 lire annue lorde, da finanziare utilizzando
parte del fondo dell’istituto (art.31, contratto integrativo del 31/8/99). Compete
alle neoelette RSU contrattare col dirigente scolastico anche l’assegnazione
dei fondi per la flessibilità organizzativa e didattica. Ma non basta: il lavoro nella
scuola secondaria di primo grado è compensato economicamente con emolumenti
superiori , e richiede un impegno orario inferiore. L’attribuzione temporanea
di mansioni superiori prevista dall’art.57 della Riforma del Pubblico Impiego
–titolo IV (D.L. 3/2/93 n.29): stabilisce che “l’utilizzazione del dipendente
in mansioni superiori può essere disposta esclusivamente per un periodo non
eccedente i tre mesi, nel caso di vacanza di posti di organico...nel caso di
assegnazione a mansioni superiori il dipendente ha diritto al trattamento
economico corrispondente all’attività svolta per il periodo di espletamento
della medesima…..l’assegnazione alle mansioni superiori è disposta sotto la
propria responsabilità disciplinare e patrimoniale dal dirigente, con
provvedimento motivato. Qualora l’utilizzazione sia disposta per sopperire a
vacanze dei posti d’organico, contestualmente alla data in cui il dipendente
è assegnato alle mansioni superiori, devono essere avviate le procedure per
la copertura dei posti vacanti”. Lo Stato non è padrone del mio tempo: chi mi utilizza mi paga! Giuliana Bagliani |
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I cittadini si sono recati alle urne, avremo un nuovo Governo ed un nuovo
Ministro della Pubblica Istruzione: non ne conosciamo ancora il nome, ma ci
auguriamo che sia un uomo in grado di governare il mastodonte di viale Trastevere
e, soprattutto, sia capace di ridare fiducia, con provvedimenti meditati a
chi nella Scuola lavora, innanzi tutto a noi insegnanti. L’opera non
sarà facile, lo sappiamo: l’apparato è in condizioni disastrose, lo
svolgimento dei recenti concorsi pubblici e riservati ha dimostrato ampiamente
che i burosauri non sono neppure più in grado di sapere entro quanti mesi una
loro direttiva può concretamente diventare operativa. Un provvedimento è già stato
annunciato: la sospensione del riordino dei cicli, per poterlo ripensare e, è
stato detto, per sentire anche gli insegnanti; questo non può che farci
piacere, ma sappia il nuovo Ministro che non sarà facile neppure rispettare
quest’impegno: chi se ne è andato ha già messo in moto la macchina, ha
nominato i Direttori Regionali i quali, tramite i Dirigenti scolastici, hanno
ordinato comunque di attuare la riforma, sfruttando l’autonomia e facendo
deliberare i singoli Collegi dei docenti. Quindi, se si deve fare una
legge, si tenga conto di questa situazione: è necessario che il contenuto sia
estremamente chiaro. Veniamo a noi! Caro
Ministro, se le sarà possibile, non ci prenda in giro come i suoi
predecessori promettendoci lo “stipendio europeo”, faccia un piano serio,
magari suddiviso in più anni, che ci consenta di raggiungere una retribuzione
che non ci faccia sentire in imbarazzo quando ci chiedono che lavoro
svolgiamo. Poi, sappia, c’è qualcosa che vorremmo molto
fortemente: poter lavorare |
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serenamente a scuola, con la
certezza di conoscere quali sono i nostri diritti e doveri e le nostre
responsabilità, non doverci rodere il fegato a combattere con
interpretazioni, leggi, circolari, contratti, interpretazioni autentiche...
Come fare ? Ci tiri fuori dal calderone del “rapporto d’impiego
privatizzato”, dia un colpo di spugna a tutta la normativa scolastica,
contratti compresi, e faccia scrivere ad un pool di giuristi, affiancati da
un bravo maestro che traduca in italiano, uno stato giuridico semplice ed
uguale per tutti. Un’altra cosa, Ministro,
nella scuola avete inventato i Dirigenti Scolastici: gli ex Presidi e
Direttori didattici, promossi tutti, senza eccezione, grazie alla frequenza
di un corso di formazione ! Ce ne sono sicuramente di bravi e capaci, ma, ci
creda, anche molti inadeguati alla difficoltà del compito: ci dia un serio
organismo di controllo, non ci faccia credere che il Direttore Regionale con
sede a Venezia possa controllare e valutare un Dirigente di Belluno, oppure
quello che sta a Bari possa controllare Lecce…. Rino Di Meglio |
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