Orario della scuola dell'infanzia

servizio che tiene conto prevalentemente delle necessità famigliari piuttosto che dei reali bisogni dei bambini e che, secondo un'abitudine che si sta consolidando sul territorio nazionale, può essere svolta da altre agenzie.
E' auspicabile un Suo intervento affinché dal calendario scolastico scompaia l'oramai anacronistica differenziazione tra le "scuole di ogni ordine e grado" e la scuola dell'infanzia e non sussista, tra gli insegnanti impegnati in un progetto comune, una sperequazione che possa rivelarsi penalizzante per alcuni, minando la concreta possibilità di collaborazione ed inibendo, soprattutto nel caso di protrarsi di situazioni frustranti, l'entusiasmo.
Certa della Sua comprensione e della Sua disponibilità, mi permetto di attendere un riscontro ed invio distinti saluti.
(Chiara Moimas)
Il SAM-GILDA ritiene doveroso intensificare un'azione di lotta sindacale volta anche a risolvere altre problematiche che risultano, attualmente, penalizzanti e negative per una ulteriore evoluzione qualitativa della scuola dell'infanzia e che sono da identificare prevalentemente NELL'ORARIO DI SERVIZIO DEI DOCENTI e nel NUMERO MASSIMO DI BAMBINI PER SEZIONE.
   
Chiara Moimas

accomuna gli insegnanti nella stesura del POF e li coinvolge nella realizzazione del medesimo, richiedendo notevole impegno e partecipazione.
Gli insegnanti della scuola dell'infanzia sono, al pari dei colleghi degli altri ordini di scuola, chiamati ad assumere incarichi nelle diverse commissioni istituite, a coordinare ed attuare progetti e sperimentazioni, a seguire attività di formazione, nonché ad espletare le attività didattiche previste.
Queste ultime, in particolar modo, si intensificano nel mese di giugno e non è possibile ignorare ulteriormente il sovraccarico di lavoro che incombe sugli insegnanti della scuola dell'infanzia, impegnati nella stesura di verifiche, nella compilazione di documenti di passaggio degli alunni, nella redazione di elenchi di materiale didattico, nella partecipazione agli organi collegiali convocati, continuando ad osservare l'orario di servizio a tempo pieno.
L'elevato livello didattico-educativo che la scuola dell'infanzia, grazie all'impegno degli insegnanti ed al loro spirito di abnegazione, è riuscita ad affermare sul campo, rischia di venir vanificato dall'insistere di situazioni che favoriscono un ritorno alla mera funzione assistenziale, intesa come espletamento di un

Poste le basi per LA SCUOLA DI BASE

(Continua da pagina 1)

IRRSAE?). E chi sarà vergognosamente "in debito": gli insegnanti delle scuole materne ed elementari non laureati...a cui è stato però riconosciuto di aver offerto la miglior scuola? Così si valorizza la professionalità acquisita?
Si prevede un monte ore annuo di 1000 ore, equivalente ad un orario settimanale di 30 ore (l'insegnamento della seconda lingua sarà per tutti, fin dal primo anno?), con la possibilità di ampliamento fino ad un massimo di altre 10 ore (tempo pieno tradizionale, si pensa) condizionato a "specifiche esigenze delle famiglie e del contesto sociale".
Il curriculum nazionale sarà pari al 75%, il restante 25% sarà deciso dagli Istituti, anche "per i percorsi individualizzati per i processi di personalizzazione formativa" favorendo la flessibilità reale e tutte le forme di progettualità. 
Si è arrivati all'alleggerimento dei normali curricoli lasciando orari invariati, ma non si sono conte

stualmente riscritti i programmi: dato il contenitore, vediamo quale e quanto contenuto metterci...hanno illogicamente pensato, forse in difficoltà con tutti quei Saggi che sono stati sentiti in proposito.
La scuola di base, possibilmente, sarà ospitata in un intero edificio, per "sottolineare anche sul piano delle strutture edilizie, come la scuola di base non costituisca l'assemblaggio meccanico delle due scuole già esistenti".
Se pensavate di ottenere indicazioni più precise sull'equo trattamento tra professori e insegnanti elementari, sarete delusi: di orari di lavoro (18 ore o 22 ore di insegnamento?), di programmazione (all'interno dei consigli di classe o in 2 ore settimanali?), di stipendi NON SE NE PARLA.

Giuliana Bagliani