pluralità e poi si praticano tecniche istituzionali di soppressione delle diversità.

  • La cultura è fatta di diversità. Le RSU, ci piaccia o no, dovranno negoziare la diversità. Senza di noi, ci sarà solo una diversità schierata, non libera.
Lo sciopero del 16 ottobre ci ha visti uniti come professione docente: una presenza riservata ad un giorno importante. Intanto sosteniamo la GILDA per le elezioni delle RSU. Noi tutti siamo chiamati nel quotidiano ad essere garanti di trasparenza e di diritto.
Chi accetta supinamente il potere, collabora alla costruzione di nuove iniquità, che si prospettano all'orizzonte.

DALLE IDEE AI FATTI

lesinano manciate di fondi, spesso irrisori, dispersivi, tardivi. Il più bravo merita, si grida da parte sindacale e governativa. Merita 6.000.000. Ma chi è il più bravo? Chi pubblica, chi è bravo (nelle parole crociate)?, chi è presentabile (fisicamente, dico!), chi sa gestire ottime relazioni sociali? Chi sa farsi ascoltare dagli enti locali o dal mondo della ricerca? Gli studi internazionali sul rapporto tra prestazione e merito non confermano l'automatismo che a un docente di qualità corrispondano studenti di qualità.

  • Ecco perché accanto allo sciopero svoltosi il 16 ottobre, occorrerà intervenire personalmente perché nelle RSU ci siano nostri rappresentanti. In noi sta maturando una chiarezza che non è solo rivendicativa sul piano sindacale, ma globale all'interno di una professione che gli studenti e le famiglie devono imparare a percepire come importante, fatta di  studio, di sacrificio, di chiarezza di intenti.
  • Il dirigente sceglie il suo vicario, il suo staff (si dice oggi). E i docenti da chi si fanno rappresentare? Gli organi collegiali attendono di essere riformati. Intanto la riforma sonnecchia inerte in parlamento. Il collegio dei docenti ha specifici poteri, certo. Ma le commissioni, i gruppi di progetto, le sedute plenarie rischiano di arenarsi in tiepide e poco incisive decisioni, a causa della pletora di soggetti chiamati a decidere. Per non parlare dello scarso flusso di comunicazione fra i docenti, attribuibile a chi vuole che si decida senza l'opportuna oculatezza, per mancanza d'informazione.
  • Che strana cosa! Si aziendalizza (anche se al vertice negano),  si privatizza (è previsto già da anni nel riordino della pubblica amministrazione) si concede autonomia, ma solo per alcune materie. Le altre materie (di indirizzo generale, di gestione del personale, il prossimo sistema nazionale di valutazione, ecc.) restano accentrate. Come dire, puoi ma non puoi, sei ma non sei, libero ma non libero. Grandi aporie della democrazia.
  • Lo stesso spirito delle elezioni delle RSU è infettato da falsa democrazia. Le minoranze in termini etno-culturali sono, a giusta ragione, sempre più difese, le minoranze professionali e sindacali no. Se non si supererà lo sbarramento del 5% la GILDA rischia di essere imbavagliata definitivamente. E' democrazia questa? A scuola siamo chiamati a vivere la tolleranza, l'accoglienza, la

Graduatorie e concorsi

La situazione attualmente si può così schematizzare :
1. Chi ha superato "solo" il concorso ordinario sarà iscritto nella graduatoria permanente dopo il 31 marzo 2001, dopo la IV fascia;
2. Chi aveva i requisiti richiesti nella primavera del 2000 ma non ha potuto accedere alla sessione riservata indetta con l'O.M. 33/2000 (in quanto i requisiti considerati riguardavano la maturazione dei 360 giorni entro il 25 maggio 1999) potrà, probabilmente, essere inserito nei concorsi abilitanti grazie ad un provvedimento già approvato dal Senato ma che deve essere ancora varato dalla Camera che estende al 27 aprile 2000 il termine per la maturazione dei 360 giorni di servizio.
(disegno di legge AC n. 7346)
3. I docenti di ruolo che abbiano già partecipato ad una sessione riservata non possono essere ammessi ad un ulteriore corso per conseguire una seconda abilitazione.
(telefax prot. D1/7447 del 25.10.2000)
4. I candidati inseriti con riserva in III o IV fascia  nelle graduatorie permanenti in attesa di conseguire l'abilitazione o l'idoneità nei corsi indetti dall'OM 33/2000 i quali nel frattempo abbiano ottenuto analoga abilitazione con il concorso ordinario non dovranno frequentare tali corsi. In questo caso la riserva sarà sciolta e verrà attribuito il relativo punteggio (tenendo conto di quello del concorso ordinario) con le stesse modalità seguite per gli altri candidati che hanno frequentato e superato gli esami finali dello stesso corso.
(telefax prot. D1/9379 del 25 ottobre 2000)
5. I candidati che hanno superato la sessione riservata indetta con l'O.M. 153/1999 pur non avendone titolo, ma in possesso dei requisiti  previsti per l'ammissione ai sensi dell'OM 33/2000 sono sciolti dalla riserva.  (nota prot. D1/9351 del 23 ottobre 2000).
Daniela Leder