Soldi: per chi?

Riforme al ribasso

Scuole non statali

La legge sulla parità scolastica approvata  dal Senato di recente prevede che gli istituti non statali, "in misura non superiore a un quarto delle prestazioni complessive, possono avvalersi di prestazioni volontarie di personale docente, purché fornito di relativi titoli scientifici e professionali".
La parità scolastica, quindi, riguarderà gli istituti, ma non il personale docente che continuerà ad avere un trattamento economico diverso da quello del pubblico impiego.

Ipse dixit

Dichiarazione di Gallotta - Comunicato stampa - 6 marzo 2000
"Il sondaggio che Mannheimer commenta sul Corriere della Sera in ordine alle preferenze degli italiani sulla Scuola, sostanzialmente conferma la giustezza della linea assunta dallo SNALS in occasione del cosiddetto 'maxiconcorso' ."
Smentito clamorosamente chi pensava che lo SNALS fosse un sindacato della scuola. Si rileva primo Sindacato rappresentativo dell'opinione pubblica!
(dallo "Stupidario" raccolto dalla GILDA di Milano).

Supplente:
il "mio" lavoro...

Il riordino dei cicli e la verticalizzazione delle scuole elementari e medie porteranno probabilmente ad avere dei professori specializzati (ad esempio in musica o in educazione motoria) che potranno essere utilizzati anche nelle scuole elementari. Gli insegnanti elementari avranno così molte ore vuote in cui saranno a disposizione per progetti e/o supplenze. Ciò potrebbe diventare un anno speciale, sui generis: un insegnante potrebbe svolgere il proprio lavoro supplendo  i colleghi. In tal caso avrebbe una minore responsabilità di classe, un maggior accrescimento professionale, si rapporterebbe con il lavoro di più colleghi, gli competerebbero una minor burocrazia, meno programmi da stilare, meno schede da compilare; inoltre i colleghi potrebbero essere perfettamente a conoscenza di quanto svolto in loro assenza perché i supplenti diventerebbero una figura costante…..
Riflettiamoci, potrebbe essere una buona opportunità se ben pensata e sviluppata; soprattutto potrebbe essere una via di scampo all'ideazione e attuazione di progetti di carta.

Flavia Marsilli

Bestiario

TRASPARENZA APPANNATA in un Circolo della provincia di Napoli: le circolari interne devono essere lette al volo, spesso durante le lezioni, e non sono concesse copie, neppure a pagamento, per chi volesse rivederle e rifletterci.
Alla fine del giro veloce per le classi per carpire la firma di una "presa visione", le circolari sono appese all'albo e da quel momento è concessa soltanto una scomoda consultazione attraverso il vetro della bacheca.
Ancora molti capi d'istituto continuano a considerare impropria la richiesta di copie di circolari e di atti degli organi collegiali da parte degli insegnanti che, invece, ne hanno pieno diritto (art. 24 del DPR 3/1957) se sentono la responsabilità di esercitare la propria funzione con scienza e coscienza.
La dirigente del Circolo di Napoli, al contrario, sostiene che, date in copia, le Circolari perderebbero la loro dinamicità …..
Gaetano Mattera

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