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Il SAM-GILDA di Napoli ha proclamato
lo stato di agitazione nelle scuole delle Isole, per protesta contro il piano di
dimensionamento predisposto dalla regione Campania. Chiamate alle protesta anche le
famiglie ed i rapprentanti delle Comunità.
Secondo le legge (DPR 233/98) il dimensionamento dovrebbe essere finalizzato al
conseguimento di obiettivi didattico-pedagogici e all'efficace esercizio dell'autonomia.
Dovrebbero essere infatti concesse deroghe in considerazione di particolari condizioni
demografiche, orografiche, economiche e socioculturali del bacino di utenza al fine di
garantirvi le istituzioni scolastiche indispensabili e minime per un'ottimale offerta
formativa.
La Regione Campania, invece, ha interpretato le norme in modo talmente restrittivo da
costringere le scuole delle isole e delle zone montane ad innaturali accorpamenti e
smembramenti di scuole che porteranno gravi disagi all'utenza ed alla didattica..
Secondo la suddetta illogica direttiva, peraltro in contrasto con la stessa ratio del DPR
233/1998, le scuole delle piccole isole e
delle comunità montane poco al di sotto del numero minimo, cioè tra i 400 e i 500
alunni, non potranno avere una deroga; dovranno cercarsi un'appendice, magari
togliendola ad un istituto ottimamente dimensionato e ben funzionante.
L'assurdo diktat degli amministratori regionali dimostra che essi non conoscono il nostro
variegato territorio regionale, prevalentemente montuoso e collinare, e che non si rendono
conto delle conseguenze delle loro incredibili delibere.
Se la ratio della norma, che prevede 300 alunni per gli istituti comprensivi, è quella di
evitare il mantenimento in vita di una miriade di istituti sottodimensionati in uno stesso
ambito territoriale, la ratio del comma 7 dell'art. 2 dovrebbe essere quella di
tutelare le zone montane e collinari non servite da ottime vie di comunicazione concedendo
deroghe automatiche sulle basi di criteri stabiliti dalle regioni; criteri che la
nostra regione, che ha appena il 15% di pianura ed oltre l'80% di territorio montano,
inspiegabilmente non ha sta
(Continua a
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