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"importanti" perché in grado di interagire
fuori e dentro la scuola, per mezzo di ciò che sanno, sanno fare e sanno essere?
I docenti veri sanno qual è la risposta.
Puntare sulla professione docente significa ridare spessore storico e culturale alla
scuola. Purtroppo un neofeudalesimo, dove miriadi di castelli e borghi (le nostre
scuole dell'autonomia) si atteggiano a una ormai sardonica epopea della tradizione
cavalleresca, vende per valori ciò che molto crudamente è gestione gratuita e tronfia
del potere. Dissentire in sede di Collegio dei Docenti da quanto l'entourage del DD
ha decretato, pur essendoci un potere effettivo del Collegio che a volte non viene
azionato per svariate ragioni che qui non possiamo analizzare, conduce ad essere
collocati, alla men peggio, fra i reietti non degni del saluto altrui.
In ambiente educativo, la maleducazione si fa sempre più avanti. Non quella espressa dal
giusto e sofferto disagio degli studenti, a vari livelli di scolarizzazione e con
simbologie differenti, ma quella ostentata da una minuscola parte del corpo docente,
sempre più scisso tra i bravi che progettano, decidono e sanno sempre tutto (tranne
essere gentili!) e la massa informe e sconosciuta, chiamata al contatto diretto e profondo
con ogni bambino.
Lettini e psicoterapie, per i docenti, da noi non ci sono. E comunque, una cosa è essere
risucchiati in un clima depressivo per difficoltà nel rapporto
d'insegnamento-apprendimento, a volte complicato dalla presenza di genitori ultramoderni
ma infantili; altra cosa è vivere un nuovo disagio professionale, nato dalla mancata
abilitazione alla partecipazione pedagogica, ai processi decisionali, all'iniziativa che
rispetta tutte le parti, anche le minoranze.
Ecco, è il diritto ad essere minoranza che andrà difesa. Una minoranza che è convinta
che la professione docente passa attraverso una grande passione per l'insegnamento.
Che dire allora delle selezioni tra docenti di serie A e di serie B che si prospettano,
puntando sui contorni telegenici della professione, sui concorsoni, ma non
su ciò che di fatto un docente aziona? Beh, una sana e argomentata problematizzazione, da
parte nostra, che venga pure avanti. E sulle altre questioni, sui subdoli pote |
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