Numero 192, pag 4 - Novembre 2015

Sono un iscritto al vostro sindacato da … da un bel po’ di anni e ho vissuto, prima da supplente e poi da docente di ruolo, tutte le innovazione nel campo della scuola dai Decreti Delegati in poi.

Da quest’anno sto vivendo la “buona scuola” di Renzi e vorrei comunicare a qualcuno le mie “impressioni di settembre” in merito a tale cambiamento, viste dal mio plesso piccolino.

 

Edilizia scolastica. Dopo anni e anni di incastellature esterne alla scuola, finalmente sono partiti i lavori di manutenzione straordinaria del plesso. La ricopertura con malta della facciata è stata fatta al 3°, 2° e 1° piano, ma il pian terreno, quello che tutti vedono passando, è rimasto costellato di “caverne”. In estate sono partite anche le pitturazioni interne: è stato dipinto il 3° piano, il 2° ma il 1° solo a metà (precisamente quella inferiore e la metà delle aule!). A settembre i genitori si sono rimboccati le maniche e hanno terminato la metà superiore del 1° piano, mentre, gli ultimi giorni di scuola, una squadra di operai ha dipinto le aule mensa, tutte meno una (per non smentirsi, immagino!), lasciando il pavimento macchiato di vernice.

Personale insegnante a disposizione dell’ I.C. A tutt’oggi, data in cui scrivo questa mia, non ho visto nessuno. La DS ci ha richiesto in Collegio Docenti di elaborare un programma per il suo utilizzo.

Fondi per l’aggiornamento. 500 € l’anno non sono una cifra da disprezzare di questi tempi, ma … purtroppo non sono soldi che restano al docente, è solo un veicolo per trasferirli altrove. Infatti questi soldini “voleranno” dalle nostre tasche a quelle di relatori, formatori, case editrici e quant’altro, tasche che, credo, siano più fornite delle nostre! Non era meglio per noi che il nostro stipendio aumentasse di circa 40 € il mese, possibilmente inserito nella parte “pensionabile” dello stesso?

Fondi per gli insegnanti meritevoli. Anche qui si presenta agli insegnanti un gran caos: ogni IC avrà suoi metodi di assegnazione. Sembra che a fine anno Renzi, o chi per lui, raccoglierà tutti i dati e formerà un piano nazionale comune (ai posteri l’ardua sentenza!).

Ma chi è l’insegnante meritevole? Quali i criteri per stabilirlo? Se noi, per i nostri alunni, usiamo per dare i giudizi dei criteri oggettivi, ci si aspetta che i DS facciano altrettanto per i loro insegnanti. Purtroppo per noi non siamo impiegati che sbrigano delle pratiche: è chiaro che chi porta a termine più pratiche correttamente è da considerarsi più bravo di uno che compie errori o ne porta a termine di meno! Ma noi non abbiamo pratiche da portare a termine, abbiamo bambini ai quali insegnare. Chissà perché, ma io credo che si parlerà dei seguenti criteri:

- voti assegnati. Se ciò accadesse si ritornerebbe al ’68  o giù di lì, quando nelle università c’era il famoso 18 politico! Allora colleghi: tutti bravi i nostri alunni, 10 politico a tutti!

- Risultati Invalsi. Sarebbe discriminante: per le primarie, infatti, concorrerebbero all’aumento solo gli insegnanti di 2° e di 5°. Inoltre conosciamo tutti le “famigerate”prove: o sono troppo facili e sbagliano tutti, perché pensano che ci siano difficoltà nascoste, o sono troppo difficili e allora … sbagliano lo stesso! Inoltre ci sono sempre delle domande alla quali puoi rispondere esattamente su più risposte, o … su nessuna! Credo inoltre che tali prove ledano l’art. 33 della Costituzione: infatti, affinché gli alunni riescano bene nell’impresa, devi sviluppare il tuo programma non a seconda della classe o del tuo tipo di insegnamento, ma a seconda dei dettami della prove stesse. Ancora, vista la data di svolgimento, devi terminare il programma, non a giugno, ma ad aprile, perché prima di maggio gli alunni devono sapere tutto!

- Corsi di aggiornamento seguiti. Premesso che aggiornarsi oggi è indispensabile, non sempre questi corsi sono all’altezza di quanto promesso: capisco che noi vecchietti “abbiamo visto cose che voi umani non potete capire…” e quindi, alle volte, ne sappiamo più dei relatori, e in due ore di corso, impari proprio pochino pochino! Inoltre non è tanto importante partecipare ai corsi (ho visto a questi corsi Settimane enigmistiche, libretti della Harmony e anche fagioli da sgranare o maglioni fatti ai ferri diventare sempre più completi!), quanto mettere in pratica nuove strategie di insegnamento.

- Gradimento dei genitori. Ahi, che tasto dolente! Di solito ad avere un alto gradimento DURANTE i cinque anni di scuola sono:

a) i docenti cattivi, cioè quelli che terrorizzano alunni e genitori (ebbene sì, esistono anche questi insegnanti!);

b) i docenti che fanno fare poco a casa, cosicché i genitori non sono costretti a seguire a casa i figli;

c) i docenti che regalano voti a tutti.

I docenti “validi”, di solito, ricevono il gradimento dei genitori quando i loro figli sono passati alle Medie e si sono accorti che la preparazione data è più che adeguata per affrontare il nuovo impegno!

Incarichi di Istituto. Di norma dovrebbero essere già retribuiti con i Fondi di Istituto, per cui non dovrebbero essere retribuiti una seconda volta, anche se spesso non si riceve quanto dovuto. Per me questi incarichi non sono sempre del tutto indispensabili, anche se richiesti dal Ministero e spesso le risorse a loro destinate non sono distribuite in maniera oculata: insomma a certi incarichi sono destinate meno ore del dovuto, ad altri di più! Ai DS il compito di una migliore distribuzione.

Al termine delle mie “impressioni di settembre” lasciatemi lanciare il mio “grido di dolore”:

“ Non voglio la “buona scuola” , ma una “scuola buona!”

Ringrazio i miei cinque lettori per l’attenzione prestatami.

Furius magister