Numero 190, pag 1 - Aprile 2015
Il Governo ha il dovere di ascoltare questa piazza che rappresenta la vera scuola
"Lo sciopero unitario generale del prossimo 5 maggio sarà soltanto la prima tappa di una battaglia che proseguirà, fino ad arrivare, se necessario, allo sciopero degli scrutini".
Ad annunciarlo è stato Rino Di Meglio, Coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, dal palco della manifestazione nazionale unitaria della scuola svoltasi a Roma in piazza Santi Apostoli il 18 aprile scorso.
"Oggi non siamo qui soltanto per protestare contro la riforma del Governo - ha affermato Di Meglio - ma anche contro il mancato rinnovo del contratto fermo da 7 anni, con retribuzioni che stanno trasformando gli insegnanti italiani da ceto medio a Quarto Stato, calpestandone la dignità umana e professionale".
Nel suo intervento il leader della Gilda ha anche ribadito il no secco all´assunzione diretta da parte del dirigente scolastico, ricordando che "nelle scuole ad insegnare si entra attraverso il concorso".
"L´istituzione di albi territoriali e regionali - ha aggiunto Di Meglio - significa privare gradualmente i docenti del posto di lavoro, trasformandoli in manodopera flessibile e a basso costo".
"Il Governo ha il dovere di ascoltare questa piazza che rappresenta la vera scuola e, per lanciare a Renzi un messaggio ancora più forte e chiaro, - ha concluso Di Meglio - il 5 maggio dovranno essere chiuse tutte le scuole d´Italia".
(da un comunicato Gilda degli Insegnanti)