Numero 216 - Giugno 2023
E’ giunta a lieta conclusione, sebbene tardiva, l’annosa vicenda dell’insegnante pagata a cottimo (ovvero assunta il lunedì e licenziata il martedì per un intero anno scolastico) che finalmente ha ricevuto il compenso spettante dopo ben cinque anni di battaglie vinte: un ricorso al giudice del lavoro, un ricorso al TAR ed infine una diffida ad adempiere al commissario ad ACTA nominato dal TAR.
Ma il lieto fine è stato raggiunto solo grazie all’impegno del nuovo dirigente scolastico di un Istituto Comprensivo di Conegliano che, presosi a cuore la vicenda, si è impegnato a forzare l’inerzia dell’Amministrazione e a reperire presso il Ministero i fondi necessari a liquidare la docente.
Purtroppo il problema della tutela degli insegnanti è una grande piaga della scuola, perché anche in questo caso la docente ha dovuto lottare per anni, a spese proprie, supportata dal sindacato e dal ma non tutti hanno la forza, la pazienza e le risorse per far valere i propri diritti. Mentre esiste l’Avvocatura dello Stato a difesa dei dirigenti scolastici, gli insegnanti devono arrangiarsi a proprie spese e questo porta spesso gli stessi a rinunciare alla propria tutela. Nonostante la situazione sia stata più volte illustrata presso il Ministero, al momento non c’è stata la volontà di trovare soluzioni, eppure l’istituzione di un corrispondente all’Avvocatura dello Stato anche per i docenti rappresenterebbe un prezioso servizio alla collettività oltre che una conquista di democrazia e civiltà.
Sempre a proposito di tutele legali, qualcosa sembra muoversi per quanto riguarda le aggressioni ai docenti. Il sindacato aveva richiesto che gli insegnanti, vittime di episodi violenti, fossero, nella loro qualità di pubblici dipendenti, sollevati dalle spese legali mediante l’intervento dell’Avvocatura dello Stato. A febbraio dobbiamo riconoscere il merito al ministro Valditara che, recependo la richiesta, ha emanato una circolare. Si tratta di un passo avanti nella tutela della dignità di chi insegna, svolge una delicatissima ed importante funzione per lo stato ma vive in continuo stato d’assedio.
Michela Gallina