Numero 215, pag 4 - Settembre 2022

Il 13 agosto 2022, è entrato in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, che ha apportato alcune modifiche relative alla fruizione dei congedi parentali per paternità rispetto alle quali l’INPS con i messaggi n° 3066 del 4 agosto 2022 ha fornito i chiarimenti.

 

Il decreto stabilisce che possono fruire del congedo di paternità obbligatorio i padri lavoratori dipendenti, privati e pubblici, anche in caso di adozione e affidamento, mentre ne sono esclusi i padri lavoratori autonomi e quelli iscritti alla Gestione Separata.

Il padre lavoratore dipendente si astiene dal lavoro per un periodo di 10 giorni lavorativi, nell’arco temporale che va dai due mesi precedenti la data presunta del parto fino ai cinque mesi successivi alla nascita (o dall’ingresso in famiglia/Italia in caso di adozioni nazionali/internazionali oppure dall’affidamento o dal collocamento temporaneo).

Le disposizioni si applicano agli eventi avvenuti dal 13 agosto 2022, giorno di entrata in vigore del decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, non sono quindi retroattivi.

L’INPS ha chiarito che è  possibile fruire del congedo anche frazionato a giorni, ma non frazionato a ore, e anche in caso di morte perinatale del figlio.

In caso di parto plurimo, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi. Per quanto concerne il computo dei 10 giorni (20 in caso di parto plurimo), devono essere computate e indennizzate le sole giornate lavorative.

I padri possono fruire dei giorni di congedo obbligatorio anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice. I giorni di congedo sono compatibili con la fruizione (non negli stessi giorni) del congedo di paternità alternativo, di cui all’articolo 28 del Testo Unico.

Per i giorni di congedo di paternità obbligatorio è riconosciuta un’indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione.

La disposizione del D.lvo 105si inserisce in un’ottica europea di corresponsabilità della funzione genitoriale  valorizzando, in particolare, la funzione paterna; non possiamo che accogliere con favore questa evoluzione positiva.

Michela Gallina