Numero 213, pag 3 - Giugno 2021

La Gilda degli Insegnanti è stata l’unica organizzazione sindacale rappresentativa che non ha firmato il Patto per la Scuola così come si era rifiutata di firmare il protocollo di sicurezza del 6 agosto 2020 e quello degli esami di stato. Il motivo di tale scelta è stato il mancato accoglimento di una serie di richiesta avanzate dalla nostra organizzazione, argomentazioni importanti rispetto alle quali aveva insistito a suo tempo con la ministra Azzolina e rispetto alle quali l’evoluzione degli eventi purtroppo ci ha dato ragione e sinceramente avremmo preferito sbagliare previsioni.

 

Era fin troppo chiaro ed evidente che il distanziamento dentro alle aule e all’interno degli edifici scolastici sarebbe stato fondamentale per garantire la sicurezza, oltre ai dispositivi di sicurezza individuali, l’igienizzazione delle mani e la pulizia degli ambienti.

Per realizzare il distanziamento il governo avrebbe dovuto innanzitutto ridurre il numero degli alunni per classe perché con 27-31 alunni sicuramente è impossibile realizzarlo. I politici invece hanno preferito dare sfogo ad un repertorio tanto fantasioso quanto irrealizzabile di soluzioni, si sono inventati anche le lezioni all’aperto, nei parchi ed altre situazioni, ma ovviamente in inverno o con precipitazioni non sarebbe stato possibile fare lezione. L’Italia infatti gode di una certa differenziazione climatica se percorsa in tutta la sua lunghezza. Si sarebbe reso necessario da subito un intervento sui mezzi di trasporto, monitorare la temperatura corporea ed istituire presidi sanitari presso le scuole, ma niente di questo è stato fatto.

I colleghi della scuola dell’infanzia, com’era prevedibile, sono stati i più colpiti e contagiati tra i docenti. Il precedente governo, ma anche l’attuale che è sulla stessa strada, è stato capace di rifilarci i banchi a rotelle che ora giacciono in qualche scantinato. Ha inviato fondi per detergenti ma non è intervenuto sull’edilizia scolastica.

A fronte di quanto avvenuto nel corso dell’a.s. 2020/21, ci saremmo aspettati almeno per l’a.s. 2021/22 un incremento significativo di organico, invece la Circolare sugli Organici (C.M. n.13520 del 29/04/2021) lascia praticamente invariata la situazione attuale, a dimostrazione che rispetto alla scuola l’esecutivo è capace solo di fare chiacchiere ed enunciare propositi a cui non seguono fatti significativi.

Michela Gallina