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Categoria: Novembre 2014
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Numero 188, pag 1 - Novembre 2014

 Rino Di Meglio commenta le esternazioni del ministro in merito alla raccolta firme presentata in data 30 ottobre dai sindacati scuola:

"Sbaglia il ministro Giannini a parlare di ´rapporto di forze', perchè l´obiettivo della nostra campagna di raccolta firme non è fare un muro contro muro ma dare concretamente voce al mondo della scuola e chiedere che chi lavora nella scuola venga realmente ascoltato.

Qui il problema è una totale assenza di dialogo. Giannini si limita ad annunciare fantomatici incontri con i sindacati che poi non avvengono mai: da luglio dichiara di volerci convocare ma poi tutto tace, a ottobre ha già annunciato per due volte questo leggendario incontro con i sindacati e il mese è finito senza che da viale Trastevere ricevessimo alcuna convocazione. E mentre il ministro continua imperterrito a proporre sondaggi on line, il livello di rabbia tra i docenti sale sempre di più".

Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta le esternazioni del ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, in merito alla raccolta firme #sbloccacontratto presentata in data 30 ottobre, alle ore 10.30 dai sindacati scuola in una conferenza stampa in piazza Monte Citorio per dare voce al personale della scuola ingiustamente penalizzato due volte con il blocco del contratto e degli scatti di anzianità..

"Neanche nei tour che il ministro e il suo staff sta compiendo in giro per le scuole d´Italia - aggiunge Di Meglio - viene accettata la partecipazione dei rappresentanti degli insegnanti e si preferisce dialogare con gli esponenti locali della sua amministrazione".

"Suggeriamo al ministro Giannini - conclude Di Meglio - di rileggere Aristotele il quale scriveva che quando si vuole parlare con tutti, come questo Governo sta facendo attraverso consultazioni web e cinguettii in 140 caratteri, in realtà si sceglie di parlare soltanto con se stessi. Il ministro ritiene che le raccolte firme e i cortei siano strumenti legati a una visione passata dei rapporti di forza, ma la democrazia reale non deve mai cedere il passo a quella virtuale".

(da un comunicato Gilda degli Insegnanti)

 

La lettera inviata al Presidente del Consiglio Renzi

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Ministro dell´Istruzione Università e Ricerca

Al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione

 

In queste settimane, gentile Presidente del Consiglio, oltre 250.000 docenti, ATA e dirigenti della scuola hanno apposto la loro firma, mettendo nero su bianco anche nome, cognome, scuola di servizio, per ricordare al Governo che hanno un contratto scaduto e non rinnovato dal 2007, che gli aumenti per anzianità, gli unici possibili, sono fermi, e che fino al 2019 non sono previsti aumenti di stipendio. Una ingiusta, doppia penalizzazione.

La raccolta delle firme è stata fatta nelle scuole, da chi nelle scuole lavora.

Indicano a Lei e al Governo che occorre davvero cambiare orientamento sulla scuola e iniziare a valorizzare chi ogni giorno la fa funzionare con esiti di qualità. Siamo certi che modifiche vanno introdotte già nella legge di Stabilità.

#sbloccacontratto è la campagna promossa da tutte le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto per dare voce a chi lavora a scuola.

Il giorno 30 ottobre 2014 alle ore 10,30 in piazza Montecitorio avrà luogo una conferenza stampa per far conoscere l´ampiezza del risultato ottenuto, le sue motivazioni e i suoi esiti.

Ricordiamo che le disposizioni che rinviano ulteriormente il rinnovo dei contratti e bloccano gli scatti riguardano un settore considerato centrale per lo sviluppo del Paese. Le retribuzioni sono ferme e largamente al di sotto della media europea nonostante sia cresciuta nel tempo la complessità del lavoro scolastico.

In questo scenario il Governo porta in discussione ipotesi di modifiche, anche sostanziali, dell´organizzazione del lavoro, della stessa struttura retributiva sulle quali, al di là delle molte riserve di merito, la sede appropriata e legittima di discussione e decisione è quella negoziale, in cui realizzare il necessario coinvolgimento del personale che tali modifiche è chiamato ad attuare.

L´avvio del negoziato per il rinnovo del contratto costituirebbe sicuramente un´opportunità da cogliere sia riguardo a una non più rinviabile valorizzazione del lavoro nella scuola, sia per sostenere adeguatamente i processi di innovazione del sistema, nell´ottica di una politica di investimento in conoscenza che proprio la situazione di crisi in cui versa il Paese richiede come urgente e necessaria.

In attesa di conoscere tempi e modi per la consegna dei pacchi con le 250.000 firme, Le porgiamo distinti saluti.

(firmata dai segretari nazionali dei 5 sindacati rappresentativi)