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Categoria: Febbraio 2019
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Numero 206, pag 1-2 - Febbraio 2019

Il testo di Legge di bilancio è stato Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2018 scorso sotto forma di unico articolo con molti commi.

Il Comma n. 436 risorse disponibili per il rinnovo dei contratti del personale dipendente dello stato per gli anni 2019, 20, 21” definisce la quantità di fondi destinati a tutto il Pubblico impiego:

 

 

1.100,00 ml di euro per il 2019

1.425,00 ml di euro per il 2020

1.775,00 ml di euro per il 2021

 

Le risorse andranno ripartite fra 2 milioni di lavoratori

L’aumento medio annuo per gli insegnanti al lordo stato sarà di

 

585 € per il 2019 - 45 € al mese, pari all’1,3%

757 € per il 2020 – 58 € al mese

pari, all’1,65%

944 € per il 2021   - 72 € al mese pari, all’1,95%

 

Possiamo quindi affermare che, essendo al di sotto dell’aumento rispetto al contratto del 2016-2018, il nuovo esecutivo non abbia onorato l’impegno di valorizzazione del personale della scuola, preso in fase di campagna elettorale.

Dobbiamo inoltre considerare che non tutte le risorse confluiranno negli stipendi; al comma 440 è indicato infatti che una parte di queste risorse saranno utilizzate per corrispondere l’elemento perequativo a tutti i lavoratori destinatari di questa voce nello stipendio.

Un’altra porzione servirà a corrispondere l’indennità di vacanza contrattuale e una parte sarà destinata per il salario accessorio.

Quindi le cifre ipotizzate sopra saranno dimezzate.

Il rischio concreto è che gli insegnanti italiani continuino ad essere il fanalino di coda dell’Unione Europea, mentre il contatto dei Dirigenti Scolastici ha visto un aumento di oltre 500€ mensili tra stipendio ed indennità. Decisamente la sperequazione di trattamento è eccessiva ed offensiva, a maggior ragione dobbiamo attivarci per raccogliere le firme nella petizione lanciata al Presidente del Consiglio.

M.G.