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Categoria: Febbraio 2019
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Numero 206, pag 2 - Febbraio 2019

Immaginiamo un operaio di una ditta qualsiasi. Sarebbe pensabile che, con una parte del suo salario, pagasse uno stipendio al padrone della fabbrica? O anche solo al capufficio?

Eppure, nella scuola è proprio così.

 

Gli insegnanti, che ricevono dal Ministero una paga integrata da un qualcosa (poco o tanto che sia) che si chiama FIS (Fondo dell’Istituzione Scolastica), ne utilizzano gran parte per sollevare i Dirigenti Scolastici dal loro duro lavoro. In ogni scuola ben due insegnanti, infatti, vengono compensati per essere stati scelti come Collaboratori del Dirigente e ricevono deleghe per sostituirlo in impegni di sua competenza.

Il principio di base è ingiusto e assurdo: qualsiasi casalinga, se non ha tempo o voglia di pulire la casa, troverà chi lo fa a pagamento …. ma pagherà con i soldi suoi, non con quelli di altre persone. Nel mondo reale ci si comporta diversamente che nella scuola, decisamente.

L’aumento mensile netto di ben 540 €, dato ora in un nuovo Contratto nazionale ai Dirigenti scolastici, scandalizza gli insegnanti che beneficiano soltanto di un aumento irrisorio; si tratta di una differenza veramente esagerata!

Tanto più, a questo punto i Dirigenti dovrebbero pagare i due Collaboratori con il loro stipendio. È troppo facile far lavorare gli altri, delegare più possibile, non spendere nulla e ricevere la paga per intero! Non hanno una dignità da difendere?

Negli ultimi anni troppi Dirigenti hanno avuto una capacità incredibile di delegare tutto e di più, al punto che ci si chiede quale sia il lavoro loro rimasto e per il quale si guadagnano lo stipendio.

E, nella contrattazione d’Istituto, sono anche prepotenti nello stabilire la cifra da destinare ai due collaboratori, volutamente ignorando che non si tratta di soldi loro, ma dei docenti!

Come non bastasse, altre attività organizzative e gestionali sollevano le Segreterie e i bidelli da incombenze poco gradite. Coordinatori/responsabili/referenti di plesso o succursale, Commissioni che predispongono orari (spetterebbero al D.S.), ricerca di soluzioni nel caso di colleghi assenti (telefonate supplichevoli alla sera prima o all’alba, smistamento di alunni al momento…), raccolta e valutazione di richieste di permessi ….. Un messaggio chiaro: arrangiatevi e non disturbate il manovratore!

Alcune scuole, a parte un pacchetto di ore d’insegnamento per il recupero degli alunni in difficoltà, utilizzano tutto il FIS per quello che si chiama pomposamente Organigramma o Funzionigramma. I progetti, la flessibilità organizzativa e didattica, l’innovazione in aula …. non si pagano più.

Gli insegnanti, quali professionisti dedicati alla formazione dei loro alunni, a buona ragione si sentono presi in giro!         Giuliana Bagliani