Numero 199, pag 2 - Marzo 2017

Trionfa la trasparenza!

Il TAR ordina al Miur il rilascio dell’algoritmo sul ricorso Gilda.

 

 

Ci riempie di soddisfazione la recentissima sentenza emessa dal Tar del Lazio che condanna il Miur all’ostensione del famoso “algoritmo” di calcolo che ha gestito il software relativo ai trasferimenti interprovinciali del personale docente sulla mobilità 2016.

Finalmente dunque il famigerato algoritmo che aveva deciso la sorte professionale di numerosi docenti coinvolti non sarà più un mistero. Sono tanti e forti i disagi che il sistema, creato dal MIUR, ha arrecato agli insegnanti. Si sono resi necessari numerosi ricorsi e soprattutto la tenacia ed insistenza del sindacato con il supporto dello studio legale per giungere a questo primo risultato.

Il Coordinatore nazionale della Federazione Gilda Unams, Rino Di Meglio, nonché gli Avv. ti Bonetti, Delia e Antonellis affermano la fondamentale importanza di tale vittoria, al fine di fare finalmente chiarezza sulle procedure dei trasferimenti, ma, in particolare, sugli errori che hanno determinato l’allontanamento di numerosi docenti dalle sedi che sarebbero spettate in base ai criteri dichiarati nelle loro domande di trasferimento.  

Il Tar Lazio dà, dunque, ragione al sindacato che aveva presentato ricorso, a fronte del diniego opposto dal MIUR alla richiesta di accesso agli atti e quindi di conoscere i codici sorgente dell’algoritmo, da cui poter desumere le operazioni della mobilità per l’a.s. 2016/2017. La sentenza del TAR è importante in quanto scredita in toto le eccezioni sulla proprietà intellettuale e sul segreto di Stato asserite dal Miur per non rilasciare l'algoritmo e ordina, dunque, all’amministrazione di rilasciare “copia dei cosiddetti codici sorgente del software dell’algoritmo di gestione della procedura della mobilità dei docenti per l’a.s. 2016/2017 di cui all’O.M. M.I.U.R n. 241 del 2016 nel termine di 30 (trenta) giorni decorrenti dalla notifica a cura di parte”. 

Mi ritengo soddisfatto per la vittoria conseguita" -  dichiara Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti - “rappresenta un inizio positivo per fare chiarezza sull’applicazione errata del CCNI sulla mobilità che ha coinvolto numerosi docenti, i quali ora richiedono trasparenza sulla reale procedura seguita dal Ministero”.

"La Gilda, grazie a questo importante provvedimento", riporta l'Avv. Bonetti "valuterà una campagna anche risarcitoria dinanzi ai Giudici del Lavoro, per tutti gli insegnanti lesi da questo algoritmo mal fatto che li ha spostati da una parte all'altra della Repubblica e si riserva anche di presentare un esposto alla Corte dei Conti".

 

(Da un comunicato Gilda degli Insegnanti)