Numero 198, pag 6 - Febbraio 2017

Il sistema-scuola dovrebbe imparare dalle brave casalinghe: un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto.

Ma, ora come ora, abbiamo il docente giusto al posto giusto? Riuscirà il prossimo Contratto Nazionale sulla Mobilità a soddisfare questa esigenza, solo apparentemente semplice?

 

La Buona scuola ha assunto un numero (sparpagliato, anche lontano da casa) di insegnanti, ma evidentemente non bastano e il sistema dei vasi comunicanti, con il travaso soprattutto dal sud al nord, non ha funzionato. Consideriamo che nel Veneto mancano ancora 7.000 insegnanti e, tra Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Liguria altri 22.000!

Nella Delega n. 8 del Ministro Fedeli si danno intanto disposizioni per le future assunzioni degli insegnanti nelle scuole secondarie, di I e di II grado, con un percorso a tappe.

Dopo aver …

  • ottenuto una laurea specialistica;
  • partecipato ad un bando regionale (con 2 prove scritte e una orale, cioè la simulazione di una lezione) – il primo bando uscirà nel 2018…

… si entrerà in un impegno triennale:

- I anno solo di formazione (come l’attuale Tirocinio Formativo Attivo), secondo un contratto con l’USR, con diritto alla scelta di un Ambito territoriale; sarà un corso annuale a tempo pieno presso un’Università per ottenere 60 crediti formativi (di cui non meno di 16 come tirocinio nelle scuole dell’Ambito scelto: 10 in presenza del docente in classe e 6 con attività di osservazione) – possibile ripeterlo una sola volta, in caso di “bocciatura”

- II anno di formazione e tirocinio

- III anno di prova in classe, con possibilità di vero e proprio pagamento come supplenti.

Nei primi due anni si sarà affidati ad un tutor, potranno essere offerte supplenze brevi presso la scuola assegnata e potrà essere riconosciuto un “rimborso spese” per il lavoro prestato (il quantum sarà stabilito da un contratto, comunque previsti 400€ al mese per 10 mesi).

Per chi è già abilitato, per chi è in II fascia d’Istituto e per chi si abiliterà nell’anno in corso (sta per partire un nuovo TFA per le classi di concorso con graduatorie esaurite), è previsto l’accesso al II anno del percorso, con il solo superamento della simulazione di una lezione e potrà entrare regolarmente in ruolo.

Se non si ha l’abilitazione, è sufficiente la laurea, ma…. si devono aver acquisiti già:

  1. a)24 crediti di pedagogia e didattica;
  2. b)b) una certificazione B2 in una lingua straniera;
  3. c)c) un’attestazione di competenze informatiche e telematiche.

Finché il nuovo sistema di reclutamento non andrà a regime, a conclusione cioè delle tre fasi, le assunzioni continueranno come di consueto: al 50 % dal concorso dell’anno scorso e al 50 % dalle GAE.

Ma queste benedette GAE riusciranno mai a vuotarsi? A forza di ricorsi con tutte le loro varianti e sentenze (del singolo Giudice del Lavoro, in I istanza e in Appello nonché in Cassazione, al TAR, al Presidente della Repubblica, forse anche alla Corte di Giustizia Europea …), molte GAE vuote hanno un continuo loro rimpinguarsi, creando diversificazioni nell’applicazione delle sentenze e confermando che non tutti sono uguali davanti alla legge. Perché non sanare la situazione, soprattutto per gli abilitati magistrali (I requisito) che hanno almeno 36 mesi di supplenze (II requisito)?

Per quanto riguarda le novità sul reclutamento dei docenti delle secondarie, comunque, le stesse saranno vagliate dalle Commissioni competenti della Camera e del Senato e potrebbero subire modifiche anche importanti; l’approvazione definitiva da parte del Governo Gentiloni dovrebbe avvenire fra circa tre mesi.                                                                                              G.B.