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Categoria: Dicembre 2016
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Numero 197, pag 5 - Dicembre 2016

Chi non impara dagli errori del passato è destinato a ripeterli.

Crea una certa febbrile attesa la conclusione della trattativa sulla mobilità per l’anno scolastico 2017-18, ma purtroppo siamo ben lontani dal traguardo.

I primi incontri al ministero infatti si sono conclusi con una fumata nera, l’amministrazione si è presentata più volte impreparata, priva di alcun testo scritto su cui discutere e senza aver prodotto risposte ai quesiti presentati dalle OOSS.

 

Il ricordo del caos senza precedenti avvenuto la scorsa estate a seguito del sistema di mobilità introdotto dalla 107 è ancora molto presente e vivo, ma sembra che l’amministrazione non intenda imparare dagli errori del passato, soprattutto dall’operato dell’algoritmo infernale.  Pertanto la nostra delegazione ha già messo le mani avanti per il superamento degli ambiti territoriali, chiedendo quindi che i trasferimenti tornino a funzionare attraverso la possibilità di scelta delle sedi scolastiche da parte dei docenti, ribadendo la piena contrarietà sia agli ambiti che alla chiamata diretta per competenze.

La Gilda degli Insegnanti ha anche presentato un emendamento per la deroga al vincolo triennale di permanenza sulla sede, previsto dalla stipula del contratto derivante dalla chiamata per competenze. Molti colleghi infatti hanno ottenuto un trasferimento lontano da casa anche centinaia di chilometri, disagio che alcuni, per il corrente anno scolastico, sono riusciti a tamponare attraverso l’assegnazione provvisoria, ma il prossimo 1° settembre il problema si ripresenterà se non sarà sanato dalla possibilità di richiedere il trasferimento con regole più trasparenti. Per quel che riguarda l’operato discutibile dell’algoritmo infatti, ricordiamo che il prossimo 14 febbraio la Federazione Gilda-UNAMS sarà in udienza al TAR Lazio per la richiesta di accesso agli atti finora negato dal MIUR, con buona pace di ogni principio di trasparenza.

M.G.