Numero 197, pag 6 - Dicembre 2016

“Care maestre della scuola primaria, noi genitori abbiamo prenotato il teatro del paese per il giorno XY, dalle ore X alle oreY, per la recita di fine anno.” E le maestre non avevano ancora deciso se, quando e dove…

“Care maestre della scuola dell’infanzia, noi genitori abbiamo predisposto un modulo su cui scrivere tutto ciò che fate nella giornata, perché lo fate e quello che succede.” E le maestre avevano pensato che il loro datore di lavoro a cui rispondere fosse un altro…

 

“Care maestre, il nostro bambino festeggerà il prossimo lunedì il suo compleanno e vi avvisiamo che porteremo a scuola una bella torta fatta in casa.” E le maestre hanno dovuto rinunciare – anche loro – a gustare la prelibatezza; loro sì che lo sanno: allergie e intolleranze alimentari sono sempre in agguato…

“Caro Dirigente, la nostra maestra si è a lungo ammalata e i bambini, intanto, si sono affezionati alla giovane e carina supplente: vogliamo che rimanga.” Alla povera maestra infatti è stato chiesto di auto-ammalarsi, con sano spirito masochistico….

“Care maestre, per quando la scuola rimane chiusa per lo sciopero dei bidelli (li chiamano ancora così) noi abbiamo trovato una saletta parrocchiale alternativa. Oppure, nel caso di bel tempo, potreste approfittare del fatto ed improvvisare una gita.”

“Care maestre, l’altro giorno avete partecipato ad uno sciopero ed un genitore ha accolto e intrattenuto i bambini in un’aula messa a disposizione dal Dirigente scolastico.”

Ecco l’idea di base: TUTTI sanno insegnare.

Ma TUTTI sanno fare i genitori?

“Cari genitori, Pierino si è addormentato appoggiando la testa sul banco. Potreste metterlo a dormire prima di mezzanotte?”

“Cari genitori, per quanto riguarda i compiti domestici, potreste limitarvi ad un sostegno affettivo e non sostituirvi ai figli?”

“Cari genitori, potreste evitare commenti negativi sugli insegnanti davanti ai figli? Noi manteniamo analogo impegno nei vostri confronti, in classe.”

“Cari genitori, non denigrateci, perché il patto di solidarietà tra la scuola e la famiglia è l’unica garanzia di crescita dei vostri figli, nel senso di accettazione della fatica, dei successi come degli insuccessi, con senso di responsabilità.”

G.B.