Numero 195, pag 3 - Giugno 2016

Come già ampiamente diffuso nei nostri mezzi di comunicazione e nel numero di SAM-Notizie di marzo 2016, la Gilda degli Insegnanti aderisce alla raccolta di firme a sostegno del referendum per l'abrogazione di 4 punti fondamentali della Riforma Renzi, la cosiddetta “Buona Scuola”.

 

In estrema sintesi il contenuto dei 4 quesiti referendari riguarda:

1 l'abrogazione di norme sui finanziamenti privati a singole scuole pubbliche e private;

2 l'abrogazione di norme sul potere discrezionale del dirigente scolastico di scegliere i docenti da premiare economicamente e sul comitato di valutazione;

3 l'abrogazione di norme sul potere del dirigente di scegliere i docenti e di confermare (o meno) i docenti nella sede di servizio (la "chiamata diretta");

4 l'abrogazione di norme sull'obbligo di svolgimento di almeno 200 e 400 ore di alternanza scuola-lavoro.

 I quesiti sono stati depositati presso le segreterie di tutti i comuni ed è possibile apporre la propria firma. I tempi sono strettissimi, il referendum è uno strumento politico attraverso cui possiamo esprimere il nostro dissenso a costo zero ed è anche un'occasione per sensibilizzare ed informare la cittadinanza sui reali aspetti della riforma della scuola e sulle ricadute nella qualità del servizio e nel futuro delle nuove generazioni, soprattutto perchè il senso e le conseguenze della L 107/2015 sono difficilmente comprensibili a chi non vive nella scuola e anche perchè è stata montata ad arte, da parte dei media, una campagna di disinformazione.

Garantire l'esistenza di una scuola pubblica democratica, coerente con i valori repubblicani e costituzionali, restituire la parola a chi nella scuola vive ed opera quotidianamente è un nostro diritto ma anche un preciso dovere morale, una nostra responsabilità.

Come più volte sottolineato: è inutile lamentarsi, adesso che ci è data la possibilità di fare qualcosa per fermare la riforma diamoci da fare e portiamo a firmare anche parenti ed amici, è un modo per sensibilizzare la popolazione a quello che sta succedendo.

Ricordiamo che, oltre al referendum, la Gilda degli Insegnanti ha depositato anche un ricorso alla Corte Costituzionale avverso le disposizioni della L 107.

AFFRETTATIAMOCI!                                      M.G.