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Categoria: Dicembre 2015
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Numero 193, pag 1 - Dicembre 2015

Assunzioni FASE C -  Entro il mese di novembre si è conclusa in tutta Italia la 4^ ed ultima fase del Piano Straordinario di Assunzioni previsto dalla Riforma, quello per la costituzione dell'Organico Potenziato. Potremmo definirlo, senza esagerare: Piano Straordinariamente Caotico!!!

 

Questo governo ci sta abituando ad una situazione di incertezza amministrativa continua, pertanto fino all'ultimo momento sono mancate le indicazioni operative fondamentali e, laddove sono arrivate, sono state comunque sconfermate ripetutamente da quelle successive. Fino all'ultimo non si sapeva se i destinatari delle nomine che avevano già una supplenza in corso, potessero abbandonarla per entrare nel potenziato, quale tipo di comunicazione eventuale avrebbero dovuto far pervenire all'amministrazione ed entro quando. Non si sapeva se avrebbero dovuto licenziarsi preventivamente per poter assumere il ruolo della fase C o se prima avrebbero potuto valutare le opportunità alternative. Questi solo alcuni dei problemi presentatisi, oltre ai molti dubbi rimasti ancora sulla trasparenza dei criteri con cui sono state stilate le graduatorie provinciali e nazionali, oltre allo sconcerto per l’esclusione della scuola dell'infanzia dalla fase C. Il caos è regnato nonostante l'effettuazione tardiva delle nomine rispetto ai tempi di marcia previsti dalla cosiddetta "Buona Scuola".

La responsabilità di tali incertezze e confusioni è imputabile alla mancanza di indicazioni precise e scritte da parte del Ministero dell´Istruzione sulle modalità da seguire, così ogni regione ha interpretato a modo suo il da farsi. A nulla è servito l'appello dei sindacati al MIUR affinché venisse emanata una nota esplicativa. Dai provveditorati di tutta Italia hanno continuato a giungere notizie di docenti che brancolavano nel buio e non sapevano come procedere.  Ma, l'ulteriore beffa, dopo tanto affanno, sta nel fatto che alle scuole è giunto un organico ben diverso da quello richiesto, a dispetto della ricognizione svolta dai Collegi Docenti; perché lo scopo reale quanto inconfessabile di tutta la manovra era l'assorbimento delle GaE, in particolare di quelle classi di concorso che non avrebbero trovato sbocco nell'insegnamento curricolare. Quindi al di là dei grandi proclami e dei cappelli teorici cuciti intorno, l'unica costante è l'improvvisazione e il pressappochismo.

Michela Gallina