Numero 193, pag 6 - Dicembre 2015

 

Grava sugli insegnanti la pressione psicologica e morale  verso un loro utilizzo per la somministrazione di farmaci e cure (a loro rischio personale, in assenza di specifica competenza sanitaria). Perchè l'insegnante deve porsi scrupoli di coscienza quando le figure preposte sono le asl ed eventualmente i Comuni i quali devono predisporre un piano di interventi tale da garantire ai ragazzi affetti da patologie la possibilità di frequentare la scuola?

 

 

LIBERATORIE

Circolano, in alcune scuole, dichiarazioni sottoscritte da parte delle famiglie che autorizzano gli insegnanti alla somministrazione del farmaco e li sollevano da eventuali responsabilità. Queste liberatorie sono ben lungi da costituire un esimente per i docenti che, una volta sottoscritto un contratto con la famiglia e data la disponibilità alla somministrazione, diventano comunque responsabili della conseguenza delle loro azioni.

 

CASI DI EPILESSIA E DIABETE

Non è competenza dell'insegnante valutare l'intervento ed intervenire, ma semplicemente contattare i soccorsi.

Può essere una responsabilità della famiglia quella di scegliere, per i figli, una frequentazione scolastica che sia collocata non lontano da strutture sanitarie.