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Categoria: Ottobre 2014
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Numero 187, pag 4 - Ottobre 2014

La Gilda degli insegnanti sta caldeggiando due tipi di iniziative che ci possono consentire di avere un ruolo attivo nel determinare le sorti della scuola e del nostro lavoro:



INIZIATIVA 1

Affinché il dibattito non si esaurisca l'interno degli attivisti e simpatizzanti Gilda ma possa essere rappresentativo di tutta la categoria, ci serve il contributo di riflessione di tutti, per questo vi chiediamo di partecipare al "SONDAGGIO ON LINE" che trovate nel sito www.gildains.it o su tutti i nostri siti provinciali. Si tratta di rispondere a poche domande che toccano però i temi fondamentali della

proposta renziana.
Le opinioni espresse serviranno per adottare una linea politica, fare delle proposte concrete e confrontare i dati emersi con quelli che verranno pubblicizzati rispetto alla consultazione

INIZIATIVA 2

    Vi invitiamo a partecipare al dibattito on-line nel sito

http://labuonascuola.gov.it/

Rendendo effettivamente reale la consultazione di Renzi.

Il SONDAGGIO Gilda consentirà di effettuare un confronto di veridicità fra i dati che verranno pubblicizzati dal Governo successivamente alla consultazione che si chiuderà il 15 novembre (quindi i tempi sono stretti), e i dati da noi raccolti sul reale consenso alle proposte della "buona scuola", per poterle distinguere dalla mera propaganda mediatica.

Grazie al nostro sondaggio, sarà possibile dare divulgazione all'opinione pubblica di quello che pensa realmente chi nella scuola opera e lavora

La Gilda degli Insegnanti, che rappresenta i docenti italiani impegnati ogni giorno a#farelabuonascuola mentre la politica "parla e proclama", ritiene essenziale acquisire prioritariamente la loro opinione su alcuni temi del progetto del Governo. Per questo invita tutti gli insegnanti a compilare i SONDAGGI .

Vi chiediamo di partecipare attivamente, è un momento in cui ci viene data la possibilità di "esprimerci" a costo zero, non accontentiamoci di lasciarci andare ai soliti sfoghi e lamentele da corridoio in cui si attribuiscono responsabilità su altri che non siamo noi e che rimangono poi fini a se stessi alimentando giorno dopo giorno un atteggiamento di rassegnazione passiva.